The Melvins – Recensione: Pinkus Abortion Technician

E diamo pure un’altra possibilità ai Melvins, che a una manciata di mesi dal doppio album “A Walk With Love & Death” (non quello che si definirebbe un capolavoro), confermano la loro scoppiettante vitalità con un nuovo lavoro in studio, il quarto in due anni considerando anche “Three Men And A Baby”, disco che uscì in collaborazione con Mike Kunka.

Questa volta King Buzzo e Dale Crover si avvalgono della collaborazione di due bassisti (anche bravi cuochi, a detta del Signor Osborne): abbiamo l’ormai fidato Steven McDonald degli OFF! e una vecchia conoscenza della band, Jeff Pinkus dei Butthole Surfers. A cosa servono due bassi? A poco o a nulla, possiamo affermare dopo aver ascoltato il disco, ma la miscela è assolutamente funzionale e i Melvins continuano a farci divertire.

“Pinkus Abortion Technician” è un disco che strizza l’occhio ai Butthole Surfers in tutta la sua durata, non solo storpiando il titolo “Locust Abortion Technician” (album dei Surfers del 1987) infilandoci il nome del bassista, non solo con una cover ulteriormente elettrificata di “Graveyard”, ma anche con una parodia di “Moving To Florida”, quella “Stop Moving To Florida” che rirprende il tema originale del pezzo per poi infilarci un break psichedelico alla Melvins e lasciare spazio all’estro dei due bassisti.

37 minuti, due cover (c’è anche una rilettura grottesca e dannatamente riuscita di “I Want To Hold Your Hand”) dei Beatles e un brano chiaramente preso in prestito lasciano poco spazio alla novità, ma ciò che rimane è molto più che sufficiente a farci piacere il disco. L’ennesimo in cui i Melvins dicono la loro con ironia pungente e mestiere, infilando un serie di pezzi semplicemente indovinati. C’è il proto-punk di “Embrace The Rub”, l’irresistibile melodia orientale di “Don’t Forget To Breathe”, il southern rock graffiante di “Break Bread” e lo spirito sludge di “Prenup Butter”.

Ne abbiamo per tutti i gusti insomma e i Melvins bazzicano tranquilli i lidi a loro consoni con il solito disincanto. Quanto basta a renderli irresistibili.

Voto recensore
7
Etichetta: Ipecac Recordings

Anno: 2018

Tracklist: 01. Stop Moving To Florida 02. Embrace The Rub 03. Don’t Forget To Breathe 04. Flamboyant Duck 05. Break Bread 06. I Want To Hold Your Hand 07. Prenup Butter 08. Graveyard
Sito Web: http://www.themelvins.net/

andrea.sacchi

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Poser di professione, è in realtà un darkettone che nel tempo libero ascolta black metal, doom e gothic, i generi che recensisce su Metallus. Non essendo molto trve, adora ballare la new wave e andare al mare. Ha un debole per la piadina crudo e squacquerone, è rimasto fermo ai 16-bit e preferisce di gran lunga il vinile al digitale.

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