Megadeth: Mustaine parla della reunion fallita e del lavoro svolto con Adler

In una nuova intervista rilasciata a RollingStone.com, il mainman dei Megadeth, Dave Mustaine, ha voluto fornire il suo punto di vista riguardo alla mancata (o fallita, che dir si voglia) reunion di “Rust In Peace“, che all’epoca vantava la partecipazione di Marty Friedman e Nick Menza.

Queste le sue parole:

Al contrario di tutte le voci di corridoio che ho sentito finora, auguro a quei ragazzi tutto il meglio, ma la loro capacità di ricordare quegli eventi che ci hanno portato fin qui e tutto ciò che è successo poco dopo è totalmente diversa dai miei ricordi, ma qui viene il bello: molte persone potrebbero amarmi o odiarmi. Se dicessi a qualcuno cosa è veramente successo, non cambierebbe il loro modo di pensare su di me. Probabilmente cambierebbe il modo in cui io potrei provare qualcosa per loro. Non voglio ferire nessuno. Tutto ciò che posso dire è che sono dei musicisti eccezionali e ragazzi di talento.

In merito all’incontro che ha visto i quattro musicisti (Mustaine, Friedman, Menza e Ellefson) riuniti in una stanza tutti insieme in occasione del NAMM, il cantante ha detto:

Dopo essermi infortunato al braccio nel 2001, se ricorderete bene la faccenda, chiamammo a raccolta Al Pitrelli, perché Marty aveva avuto un esaurimento nervoso e aveva abbandonato la band. In seguito il mio braccio si è fratturato e mi sono detto: “Guardate, sono finito”. Non ho toccato una chitarra per circa 17 mesi. Il mio braccio era così danneggiato da non poter nemmeno tenere una sigaretta tra le dita, ma quando ho deciso di lasciar perdere il mio ritiro, ho parlato con David, Marty e Nick e ho parlato a loro di provare a rifare questa cosa insieme. Si vede che non era destinato a succedere. Credo che ci fosse una sorta di rancore a causa delle persone che ai tempi gestivano la band. Se tu avveleni tutto il buono che c’è, non puoi aspettarti di trovare un’area con dell’acqua pulita. Tutti si avvelenano. Tutti erano tristi e cercavano qualcuno da incolpare e io sono il responsabile di un sacco di decisioni che prendiamo.

Riguardo alla scelta di arruolare Chris Adler (Lamb Of God) nella band, Mustaine afferma:

La nostra speranza era di avere un batterista permanente ma l’idea di registrare un album con Chris era troppo entusiasmante. Ne ho parlato con il mio caro amico Mike Portnoy, che reputo un talento fantastico. Ne ho parlato con Dave Lombardo (ex-Slayer), anche l’attuale batterista dei Dream Theater, Mike Mangini, era uno dei nomi papabili per questo ruolo vacante, ma c’era qualcosa che mi suggeriva di mettere in pausa e dire: “Pensa veramente a chi vorresti avere per suonare. Sii certo di poter fare qualcosa che veramente piacerà alla gente e che non possa essere così prevedibile”. Quest anno avremo qualche live show e abbiamo un batterista vincolato già per queste date.Ma una delle tante cose nell’avere Chris con noi è stata che lui stesso si è sempre detto fan dei Megadeth da 30 anni ed è stato in grado di dire “Beh, questa è la roba che mi piace dei miei Megadeth”. Sai, quando abbiamo iniziato eravamo una semplice band thrash/speed metal e man mano che ottenevamo successo e allo stesso tempo critiche, la melodia si è diffusa. Ho sempre introdotto un contenuto melodico nelle mie canzoni – è una specie di cosa innata derivata dal fatto che le mie tre sorelle ascoltassero Motown. […] Abbiamo subito svariate trasformazioni nel corso degli anni ’90 e in grande parte agli inizi degli anni 2000.

Ricordiamo, inoltre, che oltre a Chris Adler, i Megadeth hanno recentemente arruolato anche Kiko Loureiro degli Angra in veste di nuovo chitarrista della band e la band pubblicherà entro l’anno il suo nuovo album.

Dave mustaine

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