In una recente intervista, Marty Friedman ha confermato come i soldi siano stati al centro della mancata reunion della lineup dei Megadeth dei tempi di “Rust In Peace”, paventata dopo l’uscita dalla band di Chris Broderick e Shawn Drover nel 2014.
Di seguito quanto dichiarato da Friedman, che ormai da molti anni vive in Giappone, dove coltiva una brillante carriera musicale:
“L’avrei fatto volentieri, ma non per meno soldi di quelli che percepisco attualmente. Sono in Giappone da oltre dieci anni e ho una carriera che mi permette di avere grandi riconoscimenti, non solo per me stesso, ma anche per il mio staff e il mio management, che è con me da 15 anni.
Quando è arrivata la proposta di riunirsi ai Megadeth, tutto andava molto bene professionalmente e sarei stato pronto a tornare, se non avessi perso dei soldi, specialmente per riunirmi ad una band che a quel punto non aveva molto da offrire a livello musicale.
Non sapevo quanto i Megadeth avessero ancora peso nella scena musicale, non è che fossero sulla bocca di tutti, almeno non in Giappone.”
Un altro dei motivi che l’avrebbero tenuto lontano dalla reunion, a detta di Friedman, sarebbe stata anche la rilevanza del ruolo di Dave Mustaine nella band:
“Se fosse stata più una band e meno un progetto solista di Dave Mustaine, avrei preso in considerazione di tornare con un ritorno economico inferiore. Ma alla fin fine, i Megadeth sono Dave Mustaine, perché lui ha creato la band in questo modo. Non percepivo alcun senso di cameratismo, saremmo andati in tour e sarebbe stato il grande successo di Mustaine. Se devo farlo, non ci voglio certo perdere soldi. Me la stavo cavando splendidamente da solo in Giappone.”
