Forti di un nuovo contratto con la prestigiosa Season Of Mist, i francesi Blacklodge presentano al pubblico la quarta fatica sulla lunga distanza, dal titolo “MachinatioN”. La caratteristica della band transalpina è quella di proporre una commistione tra un black metal intransigente e l’industrial, attraverso possenti bordate elettroniche. Una formula che la band non hai mai mutato nel corso del tempo ma che si rivela tutt’oggi efficace. I brani di “MachinatioN” colpiscono in primis per la velocità d’esecuzione, mitigata però da un bagaglio esecutivo di ottimo livello e anche da una certa ricerca sonora, da vedersi soprattutto nelle basi elettroniche che spesso fungono da accompagnamento alla matrice più estrema di ogni singolo brano. Episodi come “TridenT” o “Industrial Temple MysticA” fanno leva su riff scarnificanti e una sezione ritmica tellurica a cui funge da denominatore comune lo screaming velenoso di Saint Vincent. Non mancano però alcune parentesi sui generis, né una moderata orecchiabilità che troveremo in “Neo.Black Magic” e “Culto Al Sol”, brani se vogliamo più dinamici e influenzati da uno sporco rock elettronico. Il tutto, va detto, senza dare alcuna spallata alla propria essenza, che tuttavia si dimostra vincente. Un ibrido ancora interessante e come si suol dire, squadra che vince non si cambia.
Blacklodge – Recensione: MachinatioN
