Blacklodge – Recensione: MachinatioN

Forti di un nuovo contratto con la prestigiosa Season Of Mist, i francesi Blacklodge presentano al pubblico la quarta fatica sulla lunga distanza, dal titolo “MachinatioN”. La caratteristica della band transalpina è quella di proporre una commistione tra un black metal intransigente e l’industrial, attraverso possenti bordate elettroniche. Una formula che la band non hai mai mutato nel corso del tempo ma che si rivela tutt’oggi efficace. I brani di “MachinatioN” colpiscono in primis per la velocità d’esecuzione, mitigata però da un bagaglio esecutivo di ottimo livello e anche da una certa ricerca sonora, da vedersi soprattutto nelle basi elettroniche che spesso fungono da accompagnamento alla matrice più estrema di ogni singolo brano. Episodi come “TridenT” o “Industrial Temple MysticA” fanno leva su riff scarnificanti e una sezione ritmica tellurica a cui funge da denominatore comune lo screaming velenoso di Saint Vincent. Non mancano però alcune parentesi sui generis, né una moderata orecchiabilità che troveremo in “Neo.Black Magic” e “Culto Al Sol”, brani se vogliamo più dinamici e influenzati da uno sporco rock elettronico. Il tutto, va detto, senza dare alcuna spallata alla propria essenza, che tuttavia si dimostra vincente. Un ibrido ancora interessante e come si suol dire, squadra che vince non si cambia.

Voto recensore
7
Etichetta: Season Of Mist / Audioglobe

Anno: 2012

Tracklist:

01. TridenT
02. NeutroN ShivA
03. Neo.Black.Magic
04. Industrial Temple MysticA
05. Antichrist Ex Machina
06. Order Of The Baphomet
07. Empire's Hymn
08. All Seeing Eye
09. Culto Al Sol
10. The Other Side


Sito Web: www.loginsatan.org

andrea.sacchi

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Poser di professione, è in realtà un darkettone che nel tempo libero ascolta black metal, doom e gothic, i generi che recensisce su Metallus. Non essendo molto trve, adora ballare la new wave e andare al mare. Ha un debole per la piadina crudo e squacquerone, è rimasto fermo ai 16-bit e preferisce di gran lunga il vinile al digitale.

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