Più che una vera band, i Luciferian Light Orchestra sono un progetto nato nel 2014 dalla mente di Christofer Johnsson, fondatore e batterista dei Therion, per soddisfare la propria fame di anni ’70 e dare giusta visibilità a quei brani da lui composti, ma ritenuti appunto troppo 70s per essere inseriti in un album della sua band principale.

Dopo l’esordio con l’omonimo album del 2015, i Luciferian Light Orchestra tornano con un EP di quattro brani dal significativo titolo “Black”, che unisce atmosfere da rito occulto a vibrazioni retro e progressive.
Il disco si apre con la traccia più breve, “Evil Masquerade”, in cui la voce femminile disegna melodie orientaleggianti e, accompagnata da parti di chitarra incisive, crea fin da subito quella giusta aura dark che accompagnerà l’ascoltatore per tutta la durata dell’EP.
“Where The Lilies Grow” segna la prova più prog e probabilmente anche più interessante del platter: il brano fu scritto da Christopher Johnsson prima dell’uscita di “Theli” e si ritrova qui in una versione riedita. La traccia si apre, tanto nella parte iniziale quanto nel ritornello, ad una melodia più ariosa e accattivante rispetto agli altri brani dell’EP, amalgamandola con sapienza una vena sicuramente vintage.
“Serpent Messiah” incarna l’aspetto hard rock di questo lavoro, con una batteria incalzante dall’inizio alla fine in cui si intreccia un organo che avrebbe potuto comodamente trovare spazio in un brano dei Led Zeppelin.
Conclude “Thunder Perfect Mind”, pezzo di oltre 6 minuti che si apre con una marcata linea di basso, per poi cedere il posto alla languida voce femminile, in una prova che più gothic non si potrebbe.

Se volessimo riassumere in una sola parola la buona prova rappresentata da questo “Black” sceglieremmo senza dubbio il termine atmosferico. Tra lampi darkeggianti e cieli neri, i Luciferian Light Orchestra sanno come trascinare l’ascoltatore in un rito d’evocazione che sembra uscire dritto dritto da un salotto degli anni ’70.

• Dark Rock
• Gothic Rock
• Luciferian Light Orchestra
• Progressive Rock