Tornano i Lords of Black del cantante Ronnie Romero e del chitarrista Tony Hernando con un nuovo disco intitolato “Alchemy Of Souls – Pt. I”, pubblicato sotto l’egida di Frontiers Music Srl. Dopo una pausa di oltre un anno e mezzo, dunque, il frontman cileno – salito alla ribalta anche per aver preso parte alle reunion dei Ritchie Blackmore’s Rainbow raccogliendo la grande eredità di Ronnie James Dio – si è ripreso il posto dietro al microfono di una band che ha contributo a lanciare e a rendere una delle realtà più solide del panorama Heavy Metal mondiale.
Per il loro ritorno, i Nostri hanno deciso di puntare forte sulle peculiarità del proprio sound: un robusto Heavy Metal che affonda le sue radici nella tradizione del genere, arricchito di un approccio Progressive che permette a ogni composizione di risaltare per la cura degli arrangiamenti e delle soluzioni adottate. Il tutto viene riletto attraverso la grande sensibilità di artisti esperti, sempre attenti nella ricerca di una melodia che resti impressa nella mente e nel cuore dell’ascoltatore. Se già le precedenti prove ci avevano convito per la qualità e la personalità messa in campo, “Alchemy Of Souls – Pt. I” conferma quanto ti buono fin qui proposto e ci restituisce un combo in un ottimo stato di forma, pronto a recitare una parte da protagonista nell’affollata scena Metal.
Bastano le prime note del singolo “Dying to Live Again”, infatti, per renderci conto che la rottura – dai toni sicuramente amichevoli – non ha lasciato alcuno strascico nella band: un brano potente, aggressivo che permette a Romero ed Hernando di mettere in mostra le loro incredibili doti sia in fase di scrittura, sia in fase di esecuzione. Messe in chiaro le intenzioni bellicose, i Lords of Black continuano il loro assalto all’arma bianca sulle note di “Into the Black”, altro up-tempo travolgente, melodico, uno di quei brani che in sede live scateneranno i fan (nella speranza di tornare presto a vivere l’esperienza di un concerto).
Non c’è tempo per rifiatare, subito veniamo travolti dall’ennesima bordata rappresentata da “Deliverance Lost”, uno degli highlights del platter: la voce ipnotica di Romero ci conduce in un brano epico, evocativo, un fulgido esempio di Melodic Metal che convince per la maniera con cui rende attuale la lezione di gruppi che hanno reso immortale questo genere. A questo punto non possiamo non sottolineare l’ottima prova di Jo Nunez alla batteria e Dani Criado al basso, una sezione ritmica precisa e terremotante, che impreziosisce e irrobustisce il sound del gruppo.
La prima parte di “Alchemy of Souls” continua inarrestabile il suo cammino seguendo queste coordinate: tra episodi ora più cadenzati – “Sacrifice”, “Disease in Disguise” – ora più aggressivi – “Closer to Your Fall”, “Shadows Kill Twice” – il disco conferma i Lords of Black quali musicisti di razza, fautori di una proposta sincera, matura, convincente sotto tutti i punti di vista. L’immancabile suite – in quest’occasione la title track – sublima tutto quello che abbiamo fin qui esposto, regalandoci dieci minuti in cui condensare le tante sfaccettature di un sound che mescola con intelligenza le molteplici anime del gruppo.
In questo difficilissimo 2020, i Lords of Black rappresentano ancora una certezza, nella speranza che possano continuare a regalarci ottimi dischi come questo “Alchemy of Souls” e ad aggiungere ulteriori elementi alla propria proposta. Di certo, non manca loro invettiva e capacità. Bentornati, ragazzi!
