Diversi i live pubblicati dagli Uriah Heep negli ultimi anni, anche se questo assume un sapore particolare: il luogo, obiettivamente inusuale, è stato scelto perché a quanto pare il presidente armeno è un fan di lunga data della band, che per l’occasione registra una performance in cui – a differenza delle uscite precedenti – è folta la rappresentanza di episodi dal robusto “Wake The Sleeper”. Un concerto che è il culmine di un tour mondiale che li ha portati in ben 53 Paesi dal 2009, un bel risultato per chi è ormai da quarant’anni sulla scena musicale.
La scaletta e l’ottima resa sonora sono la fedele rappresentazione dello stato di forma degli Uriah Heep, ancora in giro a portare l’energia e la sostanza della materia hard rock di cui sono stati tra i primi alfieri. E così tra i classici senza tempo fanno capolino, a discapito di altri classici “minori” presenti su ogni greatest hits che si rispetti, ben sette pezzi dell’uscita discografica che li ha riportati alla ribalta. Una ricetta che è un quasi perfetto equilibrio tra passato e presente, in cui fanno particolarmente effetto “Tears Of The World” come pure “Look At Yourself”, “July Morning” e “Book Of Lies”, la celeberrima “Easy Livin'” ma anche la suggestiva “What Kind Of God”. Bernie Shaw in gran forma, l’unico membro della line-up originale Mick Box a tenere dritto il timone della qualità, garantita anche dalle tastiere di Phil Lanzon e dalla sezione ritmica formata da Trevor Bolder e dall’ultimo arrivato Russell Gilbrook: questi sono gli Uriah Heep oggi, e chi li ha visti di recente di sicuro ne è rimasto soddisfatto.
Non rimane da aggiungere molto, se non che del concerto è presente pure la versione in DVD, a completare un pacchetto che i fan non tarderanno a fare proprio e che per i più giovani può essere lezione di cosa vuol dire fare hard rock con passione, professionalità e dedizione.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Frontiers Anno: 2011 Tracklist: CD1: CD2: |
grandissimi uriah heep