Partorito in orari notturni, il nuovo disco di Chris Vrenna è dannatamente oscuro sotto ogni aspetto. Questa oscurità la possiamo ritrovare innanzitutto nell’attitudine di un artista che vanta la militanza in uno dei gruppi più importanti della scena rock – i Nine Inch Nails – poi in tutte le influenze che si muovono all’interno di ‘2 A.M Wakeup Call’. Ne parliamo al telefono con Chris, un personaggio particolare, a tratti freddo e riservato, a tratti amichevole nei toni…Le prime impressioni, sul nuovo lavoro:"Sono sinceramente molto soddisfatto dall’album, sono sempre orgoglioso di ciò che riesco a produrre, dalle cose più stupide e insignificanti a quelle più importanti". Produrre un disco, in casa:"Mi sono costruito uno studio tutto mio, nella casa in cui abito adesso. Tutto quelle che sentite viene prodotto lì, nel mio piccolo studio". ‘2 A.M Wakeup Call’ vede una moltitudine di collaborazioni come Rob Smith dei Cure, Davyd Sylvian e molti altri:"Volevo che al mio album partecipassero artisti che ho sempre rispettato, di band che ho sempre adorato. Così, ho chiesto a loro se avevano voglia e tempo di scrivere qualcosa assieme a me, così è successo". Come abbiamo detto anche in sede di recensione, il nuovo album di Tweaker è stato scritto di notte, una curiosità che vogliamo approfondire:"Mia moglie soffriva di insonnia, così ogni notte si svegliava puntualmente alle 2 di notte…Per non lasciarla sola, mi svegliavo anche io e iniziavo a scrivere i pezzi e così è nato il disco". Un concept album?: "Sì, in un certo modo. ‘2 A.M Wakeup Call’ tratta di insonnia, incubi, paure notturne e cose di questo genere. E’ tutto incentrato su ciò che succede quando tutte le persone vanno a dormire, una sorta di collezione di sensazioni notturne…". Un artista che porta dentro di sé mille contaminazioni, mille influenze diverse fra loro:"Ascolto un sacco di cose a partire dal rock, passando dall’elettronica per arrivare al country. Non ho band preferite, sinceramente, vado a periodi. Ultimamente apprezzo molto i lavori dei Radiohead, per esempio". Chris Vrenna, come abbiamo detto, è cresciuto artisticamente nei Nine Inch Nails, gruppo in cui ha militato fino al 1996:"Io e Trent siamo cresciuti praticamente assieme, ci conosciamo fin dai tempi della scuola. L’esperienza coi NIN è stata indimenticabile, ho imparato molte cose con i ragazzi della band. Ma ad un certo punto della carriera volevo mettermi alla prova, volevo iniziare a comporre musica da solo senza nessuno che mi dicesse quello che dovevo fare. Cercavo indipendenza, così ho pensato di lasciare la band perché quello era il momento giusto per farlo. Ora sono soddisfatto del mio progetto, faccio altre cose rispetto a quello che ero abituato a fare". Sono molti i lati artistici di Tweaker, primo fra tutti quello che lo vuole come produttore di remix:"Io credo che il remix sia una delle tante chiavi di lettura di un qualsiasi brano. Una sorta di reinterpretazione personale di ciò che è stato composto da altri. Tutto dipende da quello che si vuole mettere in evidenza all’interno di un pezzo, che si tratti di rock o di qualsiasi altro genere, poco importa. Bisogna tirare sempre fuori il meglio, in ogni situazione, soprattutto nella musica!". Esattamente, e Chris Vrenna anche questa volta ce l’ha fatta.