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L.a. Guns – Recensione: Checkered Past

12 novembre 2021 è la data di uscita del nuovo album in studio degli “L.A. Guns” dal titolo “Checkered Past“, scritto e registrato mentre il mondo era ancora in piena pandemia. Rock classico e melodie orecchiabili e divertenti sono le chiavi di lettura necessarie per comprendere ciò che la band vuole proporci con questo nuovo lavoro. Tracii Guns continua a regalarci dei riff molto efficaci, mentre la voce di Phil Lewis è sempre in ottima forma nonostante il passare del tempo. “Cannonball” apre l’album con un riff ruvido e distorto, mentre in “Bad Luck Charm” l’atteggiamento è decisamente più blues. Passando per la divertente “Living Right Now”, dove viene aggiunto un pizzico di punk nelle ritmiche, abbiamo una svolta stilistica con “Get Along”, in cui troviamo l’immancabile ballata che dona un po’ di leggerezza alla tracklist, con suoni per lo più puliti e indirizzati maggiormente verso un approccio acustico. Una ballata senza infamia e senza lode, ma piacevole da ascoltare.

If It’s Over Now” irrompe sulla scena differenziandosi dai primi pezzi dell’album con sonorità decisamente più dark. Il pezzo è più profondo e introspettivo rispetto ai precedenti e racchiude un arpeggio di chitarra che rimanda subito al suono delle chitarre dei Metallica, mentre con “Better Than You “, “Knock Me Down”, “Dog” e “That Ain’t Why” l’anima hard rock della band ritorna a essere l’elemento predominante all’interno dei pezzi, che però non presentano caratteristiche particolarmente inaspettate. La chiusura è affidata a “Physical Itch”, che mostra un evidente riferimento al sound cupo dei Black Sabbath. “Checkered Past” è un album in pieno stile “L.A. Guns“, che probabilmente non vi regalerà nulla di nuovo, ma che sarà semplicemente piacevole da ascoltare.

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