L’annata che sta andando a concludersi ha regalato a molti tra i metal fan più ‘attempati’ l’opportunità di vedere nuovamente in azione idoli di gioventù o musicisti di un certo talento che tutti ormai davano per dispersi.
I Paradox forse non appartengono alla categoria degli idoli, ma il recente ‘Collision Course‘ ha dimostrato che dieci anni di inattività non sono riusciti ad arrugginire la risoluta attitudine Thrash di Charly Steinhauer e Kai Pasemann (nostro interlocutore in questa chiacchierata). Iniziamo dal passato: quali sono stati i motivi del vostro split nel 1991?
“La Roadrunner non ci rinnovò il contratto, quindi venirono a mancare i mezzi per poter lavorare bene… La tensione derivante da questo stato di cose ci portò ad interrompere l’attività del gruppo.” Di cosa vi siete occupati in questi anni? So che hai registrato un paio di dischi con un altro gruppo (diventando avvocato, nel frattempo), ma cosa ha combinato Charly?
“Charly ha smesso di suonare, ma ha continuato a comprare CD metal ed a tenersi informato sulla scena leggendo le riviste specializzate. E’ un puro metal-fan, ma non è riuscito a trovare le persone giuste per formare una nuova band.” Cosa vi ha fatto capire che era il momento propizio per ‘tornare in sella’?
“Charly mi ha chiamto e io ho detto ‘OK’! Il momento è quello giusto perché ci siamo resi conto che c’era nuovamente interesse intorno ai Paradox, ma noi siamo sempre stati pronti!” La AFM records è stata la prima etichetta a contattarvi?
“No, è tutto partito dalla Iron Glory. Alcuni giornalisti e Andy Siry (della GSM records) erano venuti a sapere che Charly aveva approntato alcune nuove canzoni, così gli hanno chiesto di riformare il gruppo… Alla fine abbiamo firmato per la AFM.” In base alla tua esperienza, cosa è cambiato nel modo di gestire gli affari da parte delle etichette discografiche, in questi anni?
“Il business non è poi cambiato molto, ma oggi tutti sono consapevoli che i contratti devono essere equi per entrambe le parti in causa, mentre una volta i gruppi esordienti venivano trattati ingiustamente. Magari succede ancora oggi…” Come avete assoldato Oliver e Alex Holzwarth? Sono da considerare membri della band a tutti gli effetti o ‘soltanto’ come dei session-man? Inoltre, quale è stato il loro ruolo nella composizione dei pezzi?
“Sono entrambi dei membri effettivi dei Paradox ed il fatto che suonino anche in altre band o abbiano i loro progetti personali non costituisce un problema.
Riguardo il songwriting, le canzoni erano già pronte prima che Alex ed Oliver entrassero nella band, ma quei due hanno aggiunto una grossa dose di energia ai pezzi, semplicemente suonando con il loro stile!” Come vi siete trovati con Andy Classen dietro il mixer?
“Conosco Andy da quando suonava con gli Holy Moses: è un tipo in gamba che riesce sempre ad evitare l’insorgere di situazioni stressanti. Conosce bene i nostri gusti e la nostra musica, per cui è riuscito a fare un ottimo lavoro.” Avete un tour in programma?
“Nessun progetto, al momento. Stiamo preparando il prossimo CD, il che ci sta portando via parecchio tempo, quindi per ora puntiamo ad esibirci nei festival estivi dell’anno prossimo…a meno che i Metallica, o qualche band del genere, non ci chiedano di partire in tour con loro… (ride)” Negli ultimi anni il trend principale nel metal è stato il power metal.. Dato che voi siete una ‘classica’ thrash band ed avete notato un rinnovato interesse per la vostra musica, pensate che sia il momento di accantonare l’immaginario sword&sorcery per toranre a parlare della realtà anche in campo heavy?
“Io odio la ‘sword&sorcery’ e non penso ci sia bisogno di calarsi in qualche gioco di ruolo, almeno per quanto riguarda i Paradox. Siamo dei ragazzi normali che amano scuotere le teste e far scuotere anche quelle degli altri! (un inno all’headbanging, insomma!)” Molti dei ‘Padri del Thrash’ (Metallica e Megadeth in primis) hanno cambiato totalmente stile, in questi anni. Cosa pensi di questi gruppi?
“Se questi artisti hanno cambiato stile perché sono mutati i loro gusti in quanto compositori, non ci sono problemi.
In ogni caso è stato ridicolo vedere i Metallica posare per delle foto con vestiti alla moda, sigari in mano e le unghie smaltate…” Quali sono i gruppi che a vostra opinione si sono rivelati più innovativi negli ultimi anni?
“Per me i King’s X ed i Meshuggah, mentre Charly ama Nevermore, Lefay, Fates Warning, Pantera, Machine Head e Dillinger Escape Plan.” Che importanza rivestono i testi nella proposta dei Paradox, in particolare nell’ultimo ‘Collision Course’?
“Scrivo su qualsiasi argomento che mi interessi, ma in realtà non considero i testi come qualcosa di importante ed in realtà non leggo mai i testi dei CD che compro. Quando compongo mi interessa soltanto che salti fuori qualcosa di interessante e semplice da comprendere, senza nessuno spazio per parole complicate o metafore che nessuno potrà capire o che richiedano un dizionario medico per essere decifrate…” Questa è una mia piccola curiosità… nel booklet del CD c’è una foto che ti ritrae mentre indossi una maglietta della TROMA: ci vuole un grosso senso dell’umorismo per per apprezzare le produzioni cinematografiche di quella etichetta! Pensi che in qualche maniera questa ironia emerga anche nella vostra musica?
“Conosco il ragazzo che possiede i diritti de ‘Il Vendicatore Tossico’ e ho suonato in un gruppo che si chiamava ‘The Toxic Avenger Band’: amo quel genere di caos e divertimento!
I paradox sono quattro ragazzi piuttosto ironici, anche se la nostra musica non contiene molto senso dell’umorismo… Tutti noi amiamo i film di Stanlio e Ollio e ci divertiamo imitandone le gag…” Come mai avete scelto di coverizzare ‘Dynamite’ degli Scorpions?
“E’ stata una coincidenza: ci è stato chiesto di partecipare ad un tributo agli Scorpions ed abbiamo scelto quel brano perché nessun altro gruppo partecipante al progetto se lo era accaparrato… Inoltre si tratta di una delle migliori canzoni di Meine e soci.” Cosa vi aspettate dalla pubblicazione di ‘Collision Course’?
“Ci aspettiamo di ricevere tonnellate di e-mail e visitatori che firmano il guestbook del nostro sito (http://www.paradox-bangers.de) e di vendere il più alto numero di CD possibile. In questo modo potremo avere la conferma di avere realizzato un buon lavoro.” Hai parlato del prossimo CD al quale stata già lavorando. I Paradox sono quindi tornati con l’intenzione di restare…
“Speriamo di poter registrare ancora molti album, progetti solisti e live album compresi!”