Alcune persone rimarranno per sempre seconde. Soprattutto i musicisti che vengono silurati un attimo prima che la band diventi famosa. Questo è il caso di Dave Evans che, per chi non lo sapesse, fu il cantante di “Can I Sit Next To You Girl?”, singolo d’esordio degli AC/DC. A causa del suo amore per il glam dei T-Rex , i vestiti appariscenti e gli zatteroni che indossava, il buon Dave fu messo alla porta dai fratelli Young che invece cercavano un singer più potente, grezzo, istrionico trovato subito dopo nella figura del grande Bon Scott. Accusato il colpo, Evans cerca di ricrearsi una carriera prima con i Rabbit, hard-rock band di discreto succeso in Australia, con cui pubblica due album. Altre band in cui milita sono i Dave Evans & The Hot Cockerels e i Thunder Down Under. Poi nel 2006 inizia la carriera solista pubblicando “Sinner”, album che contiene la canzone “Sold My Soul To Rock And Roll”, nominata come best rock song agli L.A. Music Awards. Ora ci presenta la sua seconda fatica ovvero “Judgement Day”, una collezione di hard-rock song solide con ovvi rimandi alla sua band madre, ma con quel suono old-school fatto di riff bollenti, ritmiche squadrate che tutti i fan delle classic band degli anni ’80 e primi ’90 possono amare. Poi c’è la sua voce tesa, forte, selvaggia che mi ha ricordato quella di Ronnie James Dio, monca ovviamente della sua parte lirica. Il brano di apertura “We Don’t Dance To Your Song” segna il tono per l’intero cd con la sua attitudine ribelle e un guitar-sound esaltante. I temi trattati nei brani che seguono, vanno dal serio (“Another Boy In The Steet”) al puro e semplice divertimento (“Band Molls”) fino alla incredibilmente toccante e potente “Ain’t Gonna Do You To Me Anymore”. “Shoot On Sight” e “Helluva Night” con le loro chitarre heavy, fanno venire in mente i tempi della gloriosa NWOBHM. L’album si chiude con la cover degli Animals “House Of The Rising Sun”. Tantissimi altri artisti l’hanno già coverizzata. Evans ne fa una sua versione grintosa e blues ma, sinceramente, avrei preferito ascoltare un altro brano inedito. Per concludere la backing band è efficiente, la produzione ha quell’atmosfera live che ben cattura l’energia e l’urgenza delle canzoni. Certo “Judgement Day” non offre nessuno spunto di originalità ma, mai me lo sarei aspettato da questo cd che è quello che è senza vergogna, fatto con passione ed impegno e sicuramente permetterà a Dave Evans di presentarlo in tour girando i locali di mezzo mondo per un bel po’ di tempo. Ed in fondo, la dimensione dal vivo è quella che meglio rappresenta questo sfortunato singer australiano.