Jeff Hanneman: nuovi messaggi d’addio e il toccante ricordo di Robb Flynn

Dave Lombardo, a lungo suo compagno di band negli Slayer, si è aggiunto con un tweet alla lunga lista di musicisti che hanno voluto manifestare il loro cordoglio per la scomparsa di Jeff Hanneman:

Dave Mustaine dei Megadeth ha scritto su Facebook:

Vogliamo esprimere le nostre condoglianze e la nostra più profonda partecipazione alla famiglia, gli amici e i fan di Jeff Hanneman. Il nostro cuore va ai suoi fratelli negli Slayer. Stanotte splenderà una stella in meno, il palco è diventato più cupo. Jeff Hanneman 1964-2013.

I Metallica hanno postato questa foto con la scritta “RIP Jeff Hanneman”:

Jeff Hanneman

Ma il ricordo più toccante e sincero è forse quello di Robb Flynn dei Machine Head, che scrive:

Non starò qui a raccontare quanto fossimo amici io e lui, perché non lo eravamo affatto. Quasi non arrivo a definirci conoscenti: 8 tour e 120 concerti fatti insieme al tizio e non sono mai riuscito a conoscerlo davvero. Ero più vicino a Kerry (King, chitarrista solista e ritmico degli Slayer). Jeff era eccezionalmente tranquillo, riservato, diventava turbolento solo quando beveva, ma di solito era un po’ distaccato e sembrava infastidito dalle persone che si divertivano intorno a lui, malgrado sapesse che lui stesso si sarebbe ubriacato di lì a poco. (…)

L’ultima cosa che vorrei condividere riguarda la parte americana del tour per “Divine Intervention” a marzo del 1995. C’erano gli Slayer, i Biohazard come gruppo spalla e i Machine Head ad aprire. Quella sera suonavamo all’International Ballroom ad Atlanta, Georgia. Alcune canzoni da “DivineJeff non le aveva suonate, il che mi pareva strano. Eravamo nel camerino prima dell’inizio dello show, solo lui ed io e io ho preso il coraggio a quattro mani e gli ho chiesto il perché. Lui all’inizio ha scherzato dicendo che “non gli andava di impararle, non gli piacevano, le aveva scritte Kerry”, e ridacchiava, ma poi si è fermato. Ha guardato in basso ed è diventato serio. Mi ha detto che gli facevano molto male i polsi, le mani e i polsi gli si intorpidivano continuamente soprattutto durante quelle canzoni perché erano troppo veloci. E ha cominciato a piangere. Fu una confessione scioccante per me. Provai a offrire un po’ di parole di conforto, ma lui continuava a piangere e quindi decisi di rimanergli accanto in silenzio per un minuto. Lui mi abbracciò, esclamò “Whoa!” e rise, camminò fino al palco, si girò verso di me e disse: “Grazie amico”. Fu un momento intenso, di quelli che capitano raramente, figuriamoci con un membro di un’altra band. Questo me l’ha fatto rispettare. Questo è il Jeff che vorrò ricordare. A Kerry, Tom, Dave, Paul, RicK Sales Mgmt e alla famiglia di Jeff le mie più sincere condoglianze.
RIP fratello.

Per finire, un altro dei numerosissimi tweet che si rincorrono in queste ore, quello di Slash.

Jeff Hanneman

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  1. David Fusi

    Anche il commento di David Draiman dei Disturbed che ha fatto tramite il suo profilo personale e quello della band mi ha toccato parecchio, più di quello di molti altri…

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