Giorgia Colleluori è una delle grandi scoperte musicali degli ultimi anni, una voce hard rock intensa, passionale e trascinante, e se artisti come Fabio Lione e Mat Sinner decidono di puntare su di lei, abbiamo davanti a noi un talento che va assolutamente valorizzare e di cui bisogna parlare e scrivere il più possibile. Giorgia partecipa al primo disco degli Eternal Idol (progetto di Lione e Nick Savio) nel 2016 e poi arriva la grande occasione con Sinner ed i tour del Rock Meets Classic (sontuosi spettacoli in cui vengono ripresi grandi successi hard rock del passato, con guest stars di grande spessore, come Alice Copper, Dee Snider, Joey Tempest, per esempio.) Giorgia è talmente convincente che Mat Sinner decide di arruolarla anche nella sua band in pianta stabile, condividere con lei il microfono, e far esplodere nel 2019, sugli ascoltatori un “Santa Muerte” davvero eccellente.
Va tutto a gonfie vele per Giorgia, che decide ora di creare una nuova band insieme al fratello batterista Camillo (anch’egli ex Eternal Idol), Raffaello Indri alla chitarra e Simon Dredo al basso. IT’sALIE è un gioco di parole tra sentimenti patriottici ed un riferimento ad un mondo ambiguo e “bugiardo”, come nella copertina, in cui la figura femminile misteriosa nasconde sapientemente gli occhi dietro ad un cappellone a tesa larga. “Lilith” presenta credenziali di lusso, nella produzione di Mat Sinner, al mixaggio e masterizzazione di Dennis Ward, fino ad ospitate importanti come lo stesso Mat alla voce in “Hurt”, Jorn Viggo Lofstad (Pagan’s Mind, Jorn) chitarra solista in “Wind” e Alex Beyrodt (Primal Fear, Voodoo Circle), alla sei corde in “Silver”.
Tutto sembra solidamente costruito, nel disco, per valorizzare al meglio la voce grintosa e piena di sfumature di Giorgia, che si basa su di un hard rock roccioso ma anche aperto a mille influenze e portato avanti con suoni del tutto al passo con i tempi ed una modernità che dà spessore anche alle canzoni più semplici e immediate. L’ugola spettacolare della Colleluori si sfoga in una cover ruspante e sensuale dell’arrembante “Barracuda” delle Heart, mentre il materiale originale si fa scoprire ascolto dopo ascolto, senza fretta e con l’intenzione di essere longevo e persistente. Come nei chiaroscuri della finale “Whisper”, che unisce ancora antico e moderno con stile e classe degli esecutori. Evitando uno sterile track by track, nei dodici pezzi del disco la parola “filler” non viene contemplata. “Lilith” degli IT’sALIE è un album di grande spessore musicale, un messaggio di grande speranza per una musica che, se si rinnova senza tradire le proprie origini, è destinata ad essere eterna, ed il palco ideale per Giorgia Colleluori, una vera Star, tutta arrosto e niente fumo. Da seguire con grande attenzione, non deluderà.