Gli Isometry sono una nuova band progressive metal proveniente da Torino e formata da Andrea Perdichizzi (voce), Lorenzo Carrano (chitarra), Alberto Ferreri (batteria) e Luca Capurso (basso): amanti di Dream Theater e Symphony X, i quattro sono freschi di accordo con The Triad Rec (etichetta di promozione digitale nata nel 2017 dalla fusione di Maculata Anima Rec e Hellbones Records), che darà loro una mano per la promozione del debutto intitolato “Break The Loop”. Come si conviene ad ogni progetto progressive che si rispetti, il disco ha la natura elaborata di un concept a cavallo tra il mondo di Matrix e la produzione orwelliana, peraltro illustrato nel dettaglio sul sito della band: in un futuro indefinito, dove la Rete programma ed integra la mente di ogni essere umano, il protagonista della storia si aggrappa a dieci ricordi – che coincidono con le dieci tracce dell’album – per affrontare un viaggio di crescita che lo aiuti a spezzare le sbarre della gabbia quotidiana nella quale anche noi, forse, siamo volenti o nolenti rinchiusi. Con un’ambientazione così ben definita, e che si presta facilmente ad analogie ed analisi socio-filosofiche, le atmosfere di “Break The Loop” sono in qualche modo obbligate: il forte carattere cinematografico di “I” non sorprende, quindi, per quanto un’impietosa compressione dei file audio a 128kbps (più adatta ad una connessione a 33.6k – “Marco sei su Internet? Staccati che devo chiamare la nonna!” – che non al mondo futuristico di “Break The Loop”) non permetta di apprezzare l’ottima produzione in tutta la sua avvolgente ampiezza. Trascurabili ingenuità a parte, l’approccio vero con l’album (“Shards Of Mind”) è però convincente per la solida architettura delle orchestrazioni (con una indipendenza tra le tracce che mi ha ricordato le due chitarre di “Murder” dei Katatonia), per un intento didascalico reso più vivace dalla varietà della ritmica ed anche per il piglio sofferto e comunicativo con il quale Andrea interpreta il tutto.
Con una durata dei brani che si attesta mediamente sui cinque minuti, è chiara la portata di questo prog che, se da un lato presenta uno sviluppo ed un’estensione superiori allo standard radiofonico, dall’altro non si perde in elaborazioni eccessive, mantenendo una leggerezza e piacevolezza d’ascolto davvero encomiabili: il bilanciamento tra le parti più elaborate e ritmicamente scandite con chorus dal buon impatto melodico è assolutamente riuscito, e l’eventuale presenza di alcuni cali di tensione (“Final Reconnection”) o iati all’interno dei brani (“Break The Loop”) è probabilmente da imputarsi più alla volontà di non sovraccaricare eccessivamente piuttosto che alla mancanza di soluzioni alternative in capo ai quattro. Particolarmente efficace è inoltre l’inserimento di elementi classici (archi, pianoforte, flauto traverso) che davvero non suonano come un’aggiunta modaiola, ma al contrario definiscono con forza questa proposta italiana: per intensità e gusto posso affermare tranquillamente che le orchestrazioni degli Isometry reggono senza problemi il confronto con il lavoro di alcuni degli “orchestratori” italiani più in voga in questo momento, e la cui presenza – momento polemico in 3, 2, 1 – viene spesso considerata come il rimedio a tutti i mali creativi.
Nonostante l’ambientazione fredda e distopica, il carattere profondamente umano del percorso intrapreso dal protagonista è espresso bene dai momenti più melodici ed introspettivi (“Mesmerized”), capaci di esprimere un’eleganza collocata tra jazz e fusion (“Beyond This World”), una cultura musicale che abbraccia alcune forme del prog italiano (“X”) ed una misura matura che sembrano davvero appartenere al DNA di questa band. “Break The Loop” non possiede infatti quell’esuberanza da tutto e subito che contraddistingue molti debutti, specialmente in campo progressive: certamente i fuochi d’artificio non mancano (basta immergersi nell’intro della strumentale “Outcast” per bagnarsi fino al collo, o indugiare senza pensieri sulle divertenti accelerazioni di “Choice Is Yours”) ma la mano che governa il tutto è sorprendentemente sicura, soprattutto per una band al debutto, così come l’autorevolezza esecutiva che si avverte in ogni traccia e la lucidità con la quale il caos viene minuziosamente dipinto, al punto da rendere affascinante perfino il sentimento di incertezza che aleggia sull’intera scaletta. La chiamata del vuoto, la chiamano, e può essere pericolosa.
Gli Isometry si dimostrano abili nell’utilizzo del contrasto, con un album che del chiaroscuro fa uno degli artifici retorici più utilizzati, benchè la successione delle parti non assuma mai un carattere eccessivamente meccanico: “One Entity” è un inno alla connessione umana, all’armonia e alla ricerca di pace interiore che si avvale del contributo della cantante Giulia Proietti e del coro della chiesa di Asti per raggiungere un’intensità notevole, quasi illegale per un album al quale un’edizione su supporto fisico – ci starebbe bene un bel vinile blu da accarezzare e consegnare agli iperconnessi posteri – comincia già a mancare terribilmente. La cosa più bella di “Break The Loop” è che non bisogna nemmeno ascoltarlo tutto (nonostante il finale dance sia geniale, spiazzante e passibile di diverse interpretazioni) per comprendere la serietà del percorso intrapreso da questa formazione piemontese, che riesce a comunicare la profondità del proprio concept senza però suonare spocchiosa, boriosa o inutilmente piena di sé come spesso accade a chi, paradossalmente, ha poco o nulla da dire. Questo debutto è presentato e spiegato con una misura – di immagini, di citazioni, di parole e di colori – che conquista ancor prima di ripiombare nel silenzio: il fatto poi che questi cinquantaquattro minuti sappiano anche regalare un intrattenimento di qualità letteraria, senza stancare, è la chiusura di un cerchio che di tutto ha bisogno, tranne che di essere spezzato.

Etichetta: The Triad Rec Anno: 2023 Tracklist: 01. I 02. Shards Of Mind 03. Break The Loop 04. Mesmerized 05. Outcast 06. One Entity 07. Choice Is Yours 08. Final Reconnection 09. Beyond This World 10. X Sito Web: facebook.com/isometryofficial |