Eric Carr, chi era costui? Per i nati negli anni 90 questo nome potrebbe risultare parzialmente o del tutto sconosciuto. In realtà lo storico batterista dei Kiss, che il destino o chi per esso ha voluto togliere da questo mondo proprio vent’anni fa, ha lasciato una scia di cuori infranti artisticamente parlando e un rimpianto che si stempera in un CD tributo, ad opera di un’etichetta come BRC Records, più attenta alla qualità che alla quantità. Un disco che si ascolta più e più volte senza nessun problema, e che anzi attrae esponenzialmente ogni volta che si ha a ce fare con i singoli brani.
La prima cosa che colpisce è come le band (ovviamente tutte italiane, alcuni cavalli di razza della scuderia BRC, ma anche molti ospiti esterni) abbiano avuto piena libertà nella gestione della propria cover. Una trash band come i Neurasthenia potrebbe sembrare un elefante in una cristalliera in un contesto del genere, invece la loro personalissima versione di “I Love It Loud” è tanto credibile quanto “Forver” eseguita dai Deadly Tide, estremamente fedele all’originale. I tocchi personali non mancano, e sono proprio questi a costituire uno dei valori aggiunti di questo tributo. L’ironia dell’urletto “Oh, no, it’s Markonee” introduce una eccellente versione di “Who Wants To Be Lonely”, doppiamente importante per la band bolognese perché è la prima registrazione ufficiale con il nuovo cantante, Alessio Trapella. Un’esperienza condivisa con i Crying Steel, la cui versione in chiave chiaramente Priestiana di “Lick t Up” stravolge il brano pur mantenendosi fedele, e introduce a chi ancora non lo conoscesse il singer Stefano Palmonari. Michele Luppi accompagnato dal Danger Zone Roberto Priori è autore di una “A World Without Heroes” commovente nella sua semplicità, perché cantata con il cuore più che con la tecnica vocale. I Superhorrorfuck convincono per il loro sound grezzo e diretto, mentre i già citati Danger Zone e Live 4 Win (una tribute band a Paul Stanley), condividendo Giacomo Gigantelli alla voce, possono permettersi di giocare un paio di carichi di briscola e contriuiscono a dare sostanza a un disco che non ha niente di sbagliato. Tanto che anche la famiglia di Eric Carr ha dato il suo benestare. Oltre che per il valore affettivo, un’ulteriore testimonianza di come il nostro Paese trasudi band di grande valore.
Voto recensore 8,5 |
Etichetta: BRC Records Anno: 2011 Tracklist: 1. Crazy Crazy Nights (Danger Zone) Sito Web: http://www.bolognarockcity.com/ |