Recensione: How To Make Friends And Influence People

 

Corre l’anno 1994, un anno in cui il fenomeno del grunge è in ascesa, dove Mtv ancora ha il potere e la capacità di creare trend e soprattutto di trasmettere video, cosa che purtroppo si è persa ultimamente e soprattutto un anno dove ci sono delle uscite discografiche di assoluto rilievo, per esempio “Jar Of Flies” degli Alice In Chains, il debutto dei Machine Head con il seminale “Burn My Eyes” e anche l’uscita di “Dookie”, album che porterà al successo più mainstream i giovani punk rocker Green Day. In mezzo a tutti questi grossi nomi un piccolo ritaglio di successo riescono ad ottenerlo anche i Terrorvision, formazione inglese con base a Bradford che in breve tempo sfonda in patria e grazie anche alla massiccia rotazione su mtv del loro hit “Alice What’s The Matter” ottengono un discreto successo anche fuori dai patri confini. Questo “How To Make Friends And Influence People” è il loro secondo album in studio, un album difficile da catalogare e inquadrarlo con il semplice termine di alternative rock è alquanto riduttivo. Se all’apparenza i brani sembrano prevalentemente goliardici, sfrontati e “leggeri”, analizzandoli più attentamente troviamo un’ironia unica e dei testi veramente acuti e taglienti, nascosti anche dal sense of humor della band e dai video molto divertenti che erano soliti realizzare. Oltre al sopra citato hit single di successo vanno menzionati anche “Oblivion” dal sapore retrò e squisitamente pop, “Pretend Best Friend” brano assolutamente trascinante dove non si riesce a rimanere fermi neanche per un secondo, la melodica e suadente “Middleman” e la scatenata “Discotheque Wreck” che ci trasporta nel mondo festoso del four-piece. Un album questo “How To Make Friends And Influence People” che va sicuramente riscoperto e che risulta attuale anche ai giorni nostri. E’ notizia abbastanza recente che il gruppo ha ripreso in mano gli strumenti, anche senza Shutty, il batterista storico e sono in corso le registrazioni per un nuovo full-lenght atteso dai fan da più di dieci anni, ora non ci resta altro che aspettare e sperare di sentire presto riparlare di loro.

Eva Cociani

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Amo la musica a 360 gradi, non mi piace avere etichette addosso, le trovo limitanti e antiquate, prediligo lo street, il glam e anche il goth, ma non disdegno nulla basta che provochi emozioni. Ossessionata dalle serie tv, dalla fotografia, dai viaggi e dai live show mi identifico con il motto: “Live the life to the fullest”.

2 Comments Unisciti alla conversazione →


  1. GZ

    davvero simpatici qsti Terrorvision..mi è venuta voglia di riascoltare la vecchia cassetta

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  2. marco mondaini

    Quanto ci era piaciuto questo album ricordo che poco dopo usci’ anche in vhs con vari video e live molto simpatici bei brani e anche un po’ di fantasia .Comunque questo album non l’ho mai dimenticato .bello

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