Raging Speedhorn – Recensione: How The Great Has Fallen

Fortemente atteso e pluri-annunciato come disco metal-qualcosa-core dell’anno, il nuovo capitolo della saga Raging Speedhorn arriva a colmare l’attesa dei fan dell’act britannico ma non a soddisfare le attese di chi si attendeva un nuovo pugno diretto nei denti.

Per intenderci, non c’è niente di realmente brutto in questo ‘How The Great Has Fallen’, anzi ci sono canzoni da urlare fino a strapparsi le tonsille, come ‘Dead Man Walking’ o ‘Slay The Coward’, altre che offrono spunti nuovi e interessanti, quasi Faithnomoriano il coro di ‘Oh How The Great Haven Fallen’, o altre ancora che tirano dritte per la strada del pogo, come l’opener ‘A Different Shade Of Shit’.

Ancora, i riff sono buoni, come le linee vocali e la produzione, grossa e grassa quanto e come serve, mentre la deriva squisitamente Sabbathiana della conclusiva ‘Don’t Let The Bastards Grind You Down’ lascia aperte importanti soluzioni per il futuro. Ma è nell’insieme che rimane un po’ di amaro in bocca, come se i cinque avessero perso la direzione maestra e anche un po’ del tiro che li ha contraddistinti sinora. Ed è un po’ come se si togliesse il tiro agli Entombed, cosa rimarrebbe? Canzoni che picchiano ma che non fanno male, urla che stridono ma non graffiano ed un disco decisamente più che gradevole ma non ascrivibile alla categoria dei best dell’anno in corso.

Voto recensore
7
Etichetta: Spv / Audioglobe

Anno: 2005

Tracklist: 01. A Different Shade of Shit
02. Oh how the Great Have Fallen
03. Dead Man Walking
04. Master Of Disaster
05. Snatching Defeat From the Jaws of Victory
06. How Much Can a Man take
07. Fuck You Pay Me
08. Slay The Coward
09. The Infidel is Dead
10. Don’t Let The Bastards Grind You Down

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