Nyia – Recensione: Head Held High

Debuttano su Candlelight Record i polacchi Nyia con questo ‘Head Held High’, specchio di una disperazione urbana che giace nel sottosuolo e che si sta preparando alla prossima catastrofe. La sensazione che si prova ascoltando ‘Head Held High’ si avvicina alla stessa paura che si ha nei confronti dell’Apocalisse. I Nyia sono in grado di combinare sapientemente tradizione brutal a innovazione post-hardcore, creando un caos sonoro dai connotati prettamente noise. La lezione dei maestri Dillinger Escape Plan è stata assorbita a dovere, soprattutto nella decomposizione della materia metal-core e nella distruzione totale di qualsiasi ordine sonoro precostituito. Non c’è alcuna logica in tutto questo, salvo immettersi nella peggiore delle strade già tracciate dai cavalli più estremi della scuderia Relapse (‘Foul Adder’, ‘Wherever You’ll Be’). I Nyia fanno a pezzetti tutto ciò che si trovano fra le mani, non sono né post-hardcore e nemmeno la classica brutal band che si finge cattiva per spaventare le mamme dei metallari. Speriamo che la formazione riesca a fare il grando passo, ascoltare per credere.

Voto recensore
7
Etichetta: Candlelight / Audioglobe

Anno: 2004

Tracklist: 01. Behind The God
02. Over The Ceaselles
03. Pails Of Blood
04. Everything Is A Dream
05. Foul Adder
06. The World's Throat
07. Heads Of The Insane
08. Only What Mine's True
09. Bad Daddy
10. Wherever You'll Be
11. Head Held High
12. Nothing Can Stop Procreation

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