Terza edizione del “Be Moor Arrogant Festival”, un evento nato dalla collaborazione e l’amicizia tra l’ Arrogant Pub di Reggio Emilia e il Birrificio Moor di Bristol, in Inghilterra. Per gli appassionati di birra e di musica hardcore, da tre anni a questa parte, il festival è un appuntamento fisso che quest’anno vede la partecipazione degli Hatebreed nella loro dunica data italiana, forti dei loro recenti trionfi grazie all’album “The Concrete Confessional”, un concentrato di hardcore e rabbia urbana in grado di far deflagrare qualunque cosa al suo passaggio: insieme al quintetto capitanato da Jamey Jasta la giornata vede nel menù musicale altri succulenti piatti rappresentati dai Raw Power, gloria e storia dell’hardcore locale e nazionale, i OneLegMan, Explorer, Bang Bangalow, Injury e V-Anger per una festa dei sensi a tutto tondo.
La canicola estiva si fa già sentire e all’apertura dei cancelli i presenti cercano un po’ d’ombra e di ritemprarsi con la vasta scelte di birre artigianali alla spina presenti in quest’occasione: i gruppi intanto cominciano ad avvicendarsi sul palco e man mano Explorer, Bang Bangalow, V-Anger e Injury propongono le loro scariche di thrash e hardcore sul pubblico che ancora sparuto comincia ad affluire sotto ad un palco veramente notevole, con impianto luci ed audio veramente di ottimo livello.
Fra una pinta e qualche genere mangereccio di conforto si vede arrivare sempre più gente che staziona fra gli stand del merchandising all’esterno e il palco posto all’interno del palahockey: arrivano i tre gruppi finali, cominciando coi OneLegMan, artefici l’anno corso di un ottimo CD come “Do You Really Think This World Was Made For You?” e in grado anche sul palco di dimostrare il loro valore fra suono preciso, potente e un allegro siparietto in occasione di “OneLegDance”, che vede la comparsa di tre fanciulle che seguono i passi esguiti dal gruppo nel video della canzone.
Ci si addentra nel reparto “mazzate” quando i Raw Power salgono sul palco e propongono un concerto principalmente incentrato sul repertorio storico dei Codeluppi Bros. con tanta foga da trascinare i presenti in un vero e proprio salto nel tempo tale da far pensare di essere a uno show di qualche decade fa in un centro sociale di quelli coi palchi che erano pedane da stage diving e che vedevano il pubblico a contatto diretto con la band: anche un piccolo incidente come la rottura del rullante diventa un divertente espediente per fare due chiacchiere col pubblico e sottolineare ulteriormente il clima festoso di questo festival.
Cambio palco e tutto pronto per gli Hatebreed: ineccepibile la loro performance, dall’inizio alla fine. Non ci sarebbe nient’altro da dire ma è logico parlarne più diffusamente e sottolineare l’attitudine del gruppo che fra una canzone e l’altra, coadiuvate dal suono enorme che esce dalle casse, intrattiene il pubblico e non lesina nel comunicare con coloro che ora si contano numerosi addossati alle transenne, sciorinando brani provenienti dall’ultima fatica ma in generale che vanno a ripercorrere tutta la storia del gruppo fin dagli albori. Una scaletta che è un vero e proprio terremoto e che non fa altro che far perdere gli ultimi liquidi rimasti, gioiosamente e in un clima torrido e di fratellanza.
Setlist:
- Destroy Everything
- Looking Down The Barrel Of Today
- A Call For Blood
- Everyone Bleeds Now
- In Ashes They Shall Reap
- Under The Knife
- Empty Promises
- Straight To Your Face
- Beholder Of Justice
- A.D.
- As Diehard As They Come
- Seven Enemies
- Live For This
- last Breath
- Before Dishonor
- Tear It Down
- This Is Now
- Honor Never Dies
- To The Threshold
- Driven By Suffering
- Perseverance
- I Will Be Heard
Un festival riuscito sotto molti punti di vista, principalmente quello organizzativo, logistico e della scelta dei gruppi: unico appunto l’affluenza un po’ scarsa nel primo pomeriggio dovuta agli orari e alla temperatura torrida ma d’altronde è uno scotto da pagare in occasioni simili. Un applauso a tutti coloro coinvolti in questo Be Moor Arrogant Festival e arrivederci alla prossima edizione.