Gli Hardcore Superstar nel corso delle ultime settimane ci hanno ben abituato con il lancio di svariati singoli per stuzzicare la fame di materiale nuovo e alimentare l’attesa dell’uscita del loro nuovo album intitolato “Abrakadabra”, il dodicesimo della loro discografia. Prima di addentrarci nell’analisi dei pezzi va segnalato un legame di continuità con i due lavori precedenti in quanto anche in questo caso si sente la volontà di riappropriarsi delle proprie origini prettamente rock’n’roll lasciando da parte le sonorità più “metal” del passato che avevano fatto storcere il naso a più di qualche fan della prima ora. Il disco è davvero molto compatto e si ascolta piacevolmente in tutta la sua interezza regalando un senso di familiarità e di “ritorno” a casa che fa davvero piacere.
L’album si apre con la frizzante title-track che man mano diventa sempre più rocciosa e groovy fino a sfociare in un ritornello davvero azzeccato e non da meno l’incalzante “Influencer”, sleazy rock sanguigno caratterizzato da chitarre abrasive al fulmicotone e catchy vocals, a cui segue “Forever And A Day”, un brano che rappresenta in modo sapiente l’hard rock anni ottanta infarcito da vibrazioni AOR che riportano al passato con un pizzico di nostalgia. “Weep When You Die” è uno dei pezzi più riusciti, una traccia orecchiabile da morire e con un coro imponente, impossibile non canticchiarla all’istante, mentre “Catch Me If You Can”, il primo singolo è un classico brano in pieno stile Hardcore Superstar e anche il più veloce e fragoroso di tutto il platter che in sede live farà la sua porca figura.
Ma non c’è tempo per prendere fiato che l’anthemica “One For All” e la più sostenuta “Dreams In Red” ci danno il colpo di grazia fino ad arrivare ai due brani di chiusura, la grintosa “Throw A Brick” e “Fighter”, una power ballad melodica, ma non stucchevole e che non manca di mordente e per questo riesce ad emozionare. In sostanza “Abrakadabra” è l’album che molti di noi volevano sentire da tempo da parte dello scatenato four-piece svedese con dieci canzoni dal forte impatto, stracolme di groove e che difficilmente passeranno inosservate. Un ritorno alle origini ancora più deciso e marcato che segna una valida ed entusiasmante conferma di una delle band più amate in Italia.
