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Giovanni Rossi – Recensione: Led Zeppelin’71 – La Notte del Vigorelli

“Led Zeppelin’71 – La Notte del Vigorelli”  di Giovanni Rossi, esce sette anni fa, e rappresentava un racconto storico, sociale ed accurato dell’unico concerto italiano dei Led Zeppelin, al Velodromo Vigorelli, il 5 luglio 1971. Una idea nata dall’ideatore del Cantagiro, Ezio Radaelli, a cui viene l’idea bizzarra di far suonare la leggendaria band inglese a mezzanotte, dopo aver fatto “suonare” idoli pop italici come Milva, Gianni Morandi e Ricchi e Poveri.

Tutti sanno che la serata si risolverà in un autentico disastro, terminato con un’invasione del palco da parte del pubblico, che cercava di uscire da un Vigorelli nel quale l’aria era diventata irrespirabile a causa dei fumogeni sparati dalla polizia. Poche esibizioni da salvare, un clima di guerriglia urbana e devastazione, ed i Led Zeppelin costretti ad interrompere il loro show. Non torneranno più in Italia, e Jimmy Page ricorda ancora con rabbia quell’esperienza: “Italia è una parola che non va mai pronunciata in mia presenza, mi fa venire voglia di litigare, o un esaurimento nervoso.”

Questo documento, unico e significativo, ora viene ristampato in occasione del cinquantennale di quella sciagurata serata, di chi rimangono pochissime testimonianze sonore, visive e fotografiche. Arricchita da nuove foto inedite, il libro presenta nuove testimonianze raccolte dall’autore, direttamente da coloro che in quell’afoso luglio del 1971 si radunarono a Milano per assistere a quello che avrebbe dovuto essere l’evento dell’anno per gli appassionati di rock, e che invece diventò una specie di scherzo del destino.

Letto e esaminato oggi, è chiaro che un evento così pensato non avrebbe potuto funzionare, ma la qualità del racconto, rimane il capillare racconto a trecentosessanta gradi di Giovanni Rossi (Con Tsunami Edizioni ha pubblicato, Nine Inch Nails – “Niente mi può fermare”, Roger Waters – “Oltre il muro”, “Silence Is Sexy” – L’Avanguardia degli Einstürzende Neubauten, “Epic” – Genio e follia di Mike Patton, “Tu Meriti il Posto che Occupi” – La storia dei Disciplinatha e “Animals” – Il lato oscuro dei Pink Floyd), che cerca di farci percepire l’atmosfera di un periodo storico italiano molto “densa” e difficile, che porterà verso un decennio socialmente di contrasti e grandi divisioni politiche e “umane”. Non è facile per noi, capire questo contesto nel 2021, ma a parte la descrizione musicale dell’evento, è proprio il racconto “storico” ad essere quello più interessante. Nel suo “piccolo”, anche oggi, “Led Zeppelin’71 – La Notte del Vigorelli”, è l’unica pubblicazione accurata che cerca di ricostruire un episodio indimenticabile, anche nelle sue sfumature tragiche e drammatiche.

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