Recensione: Fördärv

Questo cd non sarebbe mai dovuto uscire l’11 Aprile! Sarebbe stato giusto darlo alla luce il 2 Novembre. Mai giorno più adatto. Basta semplicemente ascoltare la track d’apertura del disco, la perfetta colonna sonora per una cerimonia funebre. Grigiore, malinconia e pestilenza sono legge in ‘Fördärv’!

Nasce nella gelida (proprio come la sua musica) Svezia il progetto solista denominato Bergraven, esattamente nel 2001 ed in poco tempo ci ha permesso di conoscere quanto possono essere gelidi la realtà circostante e l’umano subconscio (non si può parlare sempre e solo di ‘diavoli con i forconi!); questa conoscenza ci è offerta tramite una sana mezzora di Depressing-Black metal (vedi ‘Shining’ ‘Thorns’ ed ovviamente anche i nostrani ‘Forgotten Tomb’) da ascoltare in totale solitudine e possibilmente durante un’ interminabile giornata di pioggia.

Intricate melodie si susseguono rapidamente, si passa da attimi di calma apatica a chiare dimostrazioni di pura brutalità nordica (alla Dark Throne e Carpathian Forest tanto per intenderci), il tutto accompagnato dalla lacerante voce del Deus ex Machina Bergraven; forse è prorio questa tipica violenza che va un po’ a rovinare l’atmosfera sulfurea e decadente del disco, d’altro canto però black metal privo di sfuriate, non è considerato Black Metal (…almeno per molti è così.)!

Un buon debutto, non una rivelazione, ma indubbiamente una buona dimostrazione d’amore per l’oscurità in un mercato in cui ormai anche le ‘tenebre’ sono artificiali (ma soprattutto troppo commerciali!)e la tradizione viene posta in secondo piano (i grandi del passato hanno lasciato un segno indelebile, ma dopo di loro chi altro?).

Per tutti i veneratori del ‘Nero’ e della Morte, un ascolto è vivamente (o ‘mortalmente’ in questo caso!) consigliato.

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