Fm – Recensione: Thirteen

E’ una storia lunga e densa, quella degli FM, fatta di quasi quarant’anni di carriera, esperienze a fianco dei più grandi (Foreigner, Journey, Thin Lizzy, Heart), formazioni generalmente stabili ed un lungo silenzio – dodici anni a cavallo dei due secoli – che ha dato al loro ritorno sulle scene un sapore epico ed un significato speciale. Più di altri, i rocker britannici hanno infatti saputo ritrovare una compattezza ed una continuità che ha donato loro una nuova vita, protetto l’entusiasmo delle origini e accompagnato la formazione fronteggiata da Steve “The Voice” Overland nella nuova era del rock melodico. In un momento nel quale l’offerta cantabile ha assunto dimensioni importanti e fino a qualche anno fa imprevedibili, è spesso il trascorso degli artisti a conferire quel peso e quel carattere non sempre facili da coniugare con ascolti per loro natura leggeri. “Thirteen”, forte di questo trascorso e di queste rughe, è dunque la tredicesima tappa di un viaggio attraverso il ritmo, l’eleganza e la misura, tre elementi che da sempre hanno caratterizzato la produzione degli FM e che oggi ritroviamo in una forma ancora più contemporanea fatta di sonorità elettroniche, orizzonti dilatati ed un contributo di Jem Davis alle tastiere ancora più dinamico e ficcante (“Shaking The Tree”).

Sebbene le strutture sulle quali gli FM amano indugiare siano facilmente riconoscibili (strofa eterea, bridge in battere e ritornello che raramente ama farsi attendere), il senso di autorevolezza e controllo permea ogni aspetto della riproduzione, fino ai dettagli più trascurabili e minuziosi che allargano il campo delle suggestioni e delle possibilità. Grazie all’opulenza delle sue soluzioni ed all’eleganza delle sue sonorità, che a tratti rimandano anche a Police ed Eagles, gli FM sembrano quasi ambire a liberarsi dell’etichetta di rocker incanalati e melodici per entrare nel novero di chi suona, più semplicemente, rock. Il loro è di una qualità accessibile e democratica, umana e di attitudine un po’ southern, al quale non mancano le parti più dolci e gli assoli garbati (“Be Lucky”), ma che allo stesso tempo sa risplendere (“Waiting On Love”), galleggiare sbarazzino sulle note (“Turn This Car Around”) ed aprirsi al suo pubblico con una straordinaria, accogliente generosità (“Fight Fire With Fire”). Un rock non propriamente esplosivo e la cui esaltazione delle forme più piccole rappresenta quel limite che non li ha forse fatti entrare con entrambi i piedi nell’Olimpo, ma che per altri costituisce il segreto di un successo consolidato disco dopo disco, tour dopo tour, pazientemente e quasi sottovoce.

Superiore alla somma delle sue parti, “Thirteen” è un disco che si apprezza ancora di più se ascoltato nella sua interezza, perché è la coesione dei suoi brani a tessere la sua vera bellezza, ancor prima che la forza del singolo. Qui è tutta una questione di momenti sparsi qua e là, di sguardi immaginari ed allusioni innocenti, di continui chiaroscuri (“Love And War”) esaltati da una produzione impeccabile che il formato in vinile (dorato!) saprà rendere anche piacevole ai sensi. Nonostante una leggera flessione nella parte finale della scaletta (“Be True To Yourself”), il solito bel disco degli FM ci restituisce un gruppo in grande forma e capace di rimanere al passo con i tempi, pur senza tradire la propria natura melodica né nascondere la voglia di continuare a crescere e consolidarsi, anche a costo di soprassedere senza eccessivi sensi di colpa sul presente (“Every Man Needs A Woman”). Che tanto pensare sempre al brutto non lo fa certamente diventare più bello. “Thirteen” è un disco maturo e completo che non ha più bisogno di sorprendere, un lavoro ben congeniato che ti fa stare bene quando lo ascolti, un posto bello e impossibile in cui evadere e ripararsi fino a quando dura l’illusione dei suoi cinquantacinque minuti. Clic.

Etichetta: Frontiers Music

Anno: 2022

Tracklist: 01. Shaking The Tree 02. Waiting On Love 03. Talk Is Cheap 04. Turn This Car Around 05. Love And War 06. Long Road Home 07. Be Lucky 08. Every Man Needs A Woman 09. Just Got Started 10. Fight Fire With Fire 11. Be True To Yourself
Sito Web: fmofficial.com

Marco Soprani

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Folgorato in tenera età dalle note ruvide di Rock'n'Roll dei Motorhead (1987), Marco ama fare & imparare: batterista/compositore di incompresa grandezza ed efficace comunicatore, ha venduto case, lavorato in un sindacato, scritto dialoghi per una skill di cucina e preso una laurea. Sfuggente ed allo stesso tempo bisognoso di attenzioni come certi gatti, è un romagnolo-aspirante-scandinavo appassionato di storytelling, efficienza ed interfacce, assai determinato a non decidere mai - nemmeno se privato delle sue collezioni di videogiochi e cuffie HiFi - cosa farà da grande.

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