Emilie Autumn – Recensione: Fight Like A Girl

“Fight Like A Girl” ribadisce tutta la qualità e la particolarità di una musicista come Emilie Autumn, un personaggio a suo modo unico nel panorama dark. Emilie, nella sua immagine e nelle sue atmosfere musicali sfaccettate, fa immediatamente pensare ai colori, benché il suo genere di riferimento vorrebbe tutto nero. E non finisce qui. Come già evidenziato nel precedente “Opheliac”, la californiana evidenzia uno stile del tutto personale che chiama in causa solo marginalmente il gotico, per lasciarsi andare a momenti neoclassici, di elettronica, cabaret e perché no, anche pop (ma intelligente!). Non è un caso che l’opener che da il titolo all’opera flirti e molto con la musica di largo consumo, facendo leve su melodie facilmente assimilabili, ma la voce sibilante di Emilie lascia comunque intendere che “Fight Like A Girl” non è rivolto esclusivamente alla sfera commerciale. E in effetti l’ascolto nasconde numerose sorprese e virate stilistiche di spessore. Ne abbiamo un esempio già nelle derive synth pop / EBM della successiva “Time For Tea”, anch’essa dotata di un refrain irresistibile, o ancora nelle atmosfere cabaret e circensi di un episodio gradevole come “Girls! Girls! Girls!”. Proseguendo, sono ancora da segnalare i trillanti violini di “Gaslight Reprise”, la dolce ballad “If I Burn” e il balletto di “One Foot In Front Of The Other”. Imperterrita per una strada che fa di un’eterogeneità mai forzata il proprio essere, Emilie Autumn si conferma un delizioso ibrido tra Madonna e Nina Hagen.

Voto recensore
7,5
Etichetta: Trisol / Audioglobe

Anno: 2012

Tracklist:

01. Fight Like A Girl

02. Time For Tea

03. 4 O'Clock Reprise

04. What Will I Remember?

05. Take The Pill

06. Girls! Girls! Girls!

07. I Don't Understand

08. We Want Them Young

09. If I Burn

10. Scavenger

11. Gaslight

12. The Key

13. Hell Is Empty

14. Gaslight Reprise

15. Goodnight, Sweet Ladies

16. Start Another Story

17. One Foot In Front Of The Other


Sito Web: www.emilieautumn.com

andrea.sacchi

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Poser di professione, è in realtà un darkettone che nel tempo libero ascolta black metal, doom e gothic, i generi che recensisce su Metallus. Non essendo molto trve, adora ballare la new wave e andare al mare. Ha un debole per la piadina crudo e squacquerone, è rimasto fermo ai 16-bit e preferisce di gran lunga il vinile al digitale.

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