Federico Guglielmi – Recensione: No Control – Storie di Hardcore Punk Californiano 1980-2000

Federico Guglielmi ha alle spalle quarant’anni di professione nel campo del giornalismo rock. Ha fondato e diretto il mensile Velvet e il trimestrale Il Mucchio Extra, è stato caporedattore e redattore de Il Mucchio Selvaggio, ha scritto per Rockerilla, Rumore, Rockstar, Ciao 2001, Bassa Fedeltà. Da un paio di decenni è responsabile delle pagine musicali di AudioReview; inoltre, collabora stabilmente con Blow Up, Classic Rock, Billboard Italia e Vinile. Ha pubblicato una trentina di libri, è stato conduttore/autore di varie trasmissioni radio della RAI tra le quali Stereonotte e Stereodrome, ha firmato la produzione artistica di una ventina di dischi e curato alcune decine di ristampe o lavori con materiali d’archivio. Il suo L’ultima Thule ha vinto l’Indie Blog Award per il miglior blog musicale nel 2014 e nel 2017.

Tra le mille avventure vissute, possiamo certamente dire che Guglielmi sia stato uno dei più attenti e assidui cronisti dell’hardcore punk californiano, fenomeno del quale ha avuto il privilegio di vivere in diretta la nascita e l’evoluzione, e le varie trasformazioni di una scena, dalla nicchia al trionfo commerciale di certe band di cui parleremo successivamente. A detta degli stessi Bad Religion, è stato il primo giornalista in Europa a recensire il loro vinile 7 pollici d’esordio, datato 1981.

Come potrebbe dunque sorprendere la recentissima uscita, per Tsunami Edizioni, di questo possente (quasi 400 pagine) “No Control – Storie di Hardcore Punk Californiano 1980-2000”, che non vuole essere né una enciclopedia né un saggio sapientemente ordinato, bensì una raccolta di articoli, interviste e recensioni, che Federico Guglielmi ha scritto per una dozzina di testate giornalistiche dal 1980 ai giorni nostri. Un imponente opera che alla fine, tratta ben di oltre duecento band trattate, dai precursori Germs, Black Flag e Dead Kennedys a leggendari esponenti della prima generazione come Circle Jerks, Adolescents, Descendents e Social Distortion, dagli storici portabandiera Bad Religion (trattati con dovizia di particolari) ai gruppi come Offspring, Green Day, Rancid e Nofx che negli anni Novanta hanno portato l’hardcore melodico a un successo internazionale senza precedenti. Fino ad arrivare ad una bizzarra intervista nel 1995, che il Mucchio Selvaggio fece a Guglielmi, in cui lui ebbe la possibilità di “aggiustarla” e renderla quasi “una intervista a sé stesso”, e che probabilmente rappresenta un po’ il “cuore” del libro ed una sorta di bilancio consuntivo di un’epoca ed di una scena musicale.

Il libro non vuole davvero essere ordinato ed educato, ma rispecchiare in tutto e per tutto il periodo e la musica trattata, e quindi mescola i vari articoli a fotografie, locandine, copertine di dischi, liberando un caotico flusso creativo che però non risulta mai dispersivo o fine a sé stesso. Percepiamo la passione dell’autore, il suo amore per la scena hardcore punk, unita anche però ad un necessario distacco critico che gli permette di fornirci una visione a 360 gradi di quegli anni indimenticabili, nel bene e nel male. Un sali e scendi di emozioni che fa tornare in mente le montagne russe al luna park negli anni ottanta e novanta, che vuole risultare rustico e verace, come nelle parole dell’autore: “Sono sicuro che il libro riuscirà a calarvi nelle atmosfere che si respiravano nelle varie stagioni affrontate, stupendo i più giovani ed evocando nostalgie nei più anziani. Insomma, una sorta di galleria “fotografica” nella quale sfilano sia sbiadite ma affascinanti polaroid, sia scatti più nitidi e colorati; se invece speravate uno sfavillante documentario in 4k, purtroppo avete sbagliato acquisto.”

 Aspettatevi dunque un racconto testuale e visivo “lungo ma veloce”, quasi brutale, rigorosamente in bianco e nero e dannatamente onesto, e ci sentiamo di consigliare “No Control – Storie di Hardcore Punk Californiano 1980-2000”, di Federico Guglielmi non soltanto agli amanti del genere ma a tutti i curiosi onnivori consumatori di storie vissute in musica.

Etichetta: Tsunami Edizioni

Anno: 2020


Sito Web: http://www.tsunamiedizioni.com/

Antonino Blesi

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Ascolta metal dal 1983, ha 46 anni e non vuole certo smettere. La passione vince su tutto, e sarà anche scontato, ma la buona musica non morirà mai, finchè qualcuno continuerà a parlarne ed a canticchiare un vecchio refrain....

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