Recensione: Off With Their Heads

I Fabulous Desaster, formatisi in Germania nel 2010, prendono il loro nome da una storpiatura dell’album degli Exodus “Fabulous Disaster”. Il loro album di debutto del 2016 si intitolava “Hang ‘Em High” e il suo successore è “Off With Their Heads” pubblicato da MDD Records. Il quartetto di Bohn mostra una grande influenza dalla scena Thrash Metal californiana degli anni ottanta e ascoltando il loro materiale è più che evidente il loro obiettivo di portare avanti questa tradizione. Già dalle prime due canzoni “The Dealer” e “Abra Cadaver” i Fabulous Desaster si esprimono con un’energia e aggressività che ci fa tornare ai vecchi tempi del Thrash Metal. Tutti i brani sono veloci e ben strutturati, con “The Revenge Of The Mighty Alouatta”, “Eye For An Eye” ed “Evolutionary Sins” che sipiccano tra gli altri. La voce di Jan Niederstein è perfetta per le melodie, c’è grande coesione tra i musicisti e il disco è omogeneo. Purtroppo le canzoni non sono davvero memorabili. Alla fine l’ascoltatore non riesce a ricorda quasi nulla di quanto ha sentito, ma rintraccia solo le loro influenze. Molti riffs ricordano gli Slayer o i Metallica ad inizio carriera e la voce del cantante assomiglia a quella di Mille Petrozza, purtroppo non altrettanto convincente.  L’idea di mantenere lo stile di vecchia scuola è più che apprezzabile, ma l’album viaggia ai livelli di assoluta mediocrità. In conclusione, “Off With Their Heads” è un disco a cui mancano l’originalità e l’entusiasmo; non è un brutto lavoro, ma ci vorrebbe qualcosa di più per creare un disco Thrash Metal di alto livello.

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