Envenomed – Recensione: Evil Unseen

Interessante band gli australiani Envenomed, autori di una miscela piuttosto atipica tra il thrash più melodico degli anni ottanta/novanta e alcuni elementi più in linea con quanto proposto da formazioni più giovani come Trivium e simili.

Quest’ultimo aspetto si evidenzia in gran parte per ciò che concerne l’uso molto frequente di ritornelli e, più in generale, di linee vocali molto catchy e melodiche, o in certe spezzature ritmiche vicine ai tanto abusati breakdown. Mentre l’intelaiatura strumentale, soprattutto nelle chitarre, impegnate in riffi e soli di bella fattura, richiama con maggiore frequenza il metal dagli anni ottanta, anche se alcune scelte di suono tornano nuovamente a flirtare con il gusto contemporaneo.

Una fluttuazione continua tra classic metal e modernità che però non danneggia la buona riuscita delle singole canzoni, con brani accattivanti come l’iniziale “Will Of Man” o la azzeccatissima “Burn The Sun” (in cui pare di sentire cosa sarebbero potuti diventare gli Avenged Sevenfold se fossero rimasti in territorio più vetero-metal). Ci sono però altre tracce che testimoniano in modo più marcato l’appartenenza degli Envenomed al heavy/thrash, come la ritmata e incalzante “Disobey The Beast”, “Mechanical Enemy” o la veloce e cazzuta “Within Me” (anche se pure qui il ritornello è molto melodico).

Di certo una band che fa venire in mente, a seconda del momento, dagli Iced Earth ai Trivium, dai Metallica a Bullet For My Valentine, fino a formazioni di culto come Heathen o Agent Steel, si può in qualche modo definire sorprendentemente personale.

Si tratta però di una scelta stilistica difficile da collocare in un gruppo ben specifico di fruitori a cui consigliare l’ascolto, e per questo sicuramente coraggiosa. Il risultato finale è comunque di qualità innegabile, quindi se siete tra coloro che non hanno gusti troppo indirizzati, date una chance a “Evil Unseen”, potreste scoprire che questa ibridazione non è poi così mostruosa.

Voto recensore
7,5
Etichetta: Punishment 18 Records

Anno: 2015

Tracklist:

01. Evil Unseen
02. Will Of Man
03. Spoils Of Victory
04. Burn The Sun
05. Falling
06. Within Me
07. Disobey The Beast
08. Mechanical Enemy
09. The Shadowland
10. Spirit Machine
11. Demonocracy
12. Global Deception


Sito Web: https://www.facebook.com/EnvenomedOfficial

riccardo.manazza

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Incapace di vivere lontano dalla musica per più di qualche ora è il “vecchio” della compagnia. In redazione fin dal 2000 ha passato più o meno tutta la sua vita ad ascoltare metal, cominciando negli anni ottanta e scoprendo solo di recente di essere tanto fuori moda da essere definito old school. Il commento più comune alle sue idee musicali è “sei il solito metallaro del cxxxo”, ma d'altronde quando si nasce in piena notte durante una tempesta di fulmini, il destino appare segnato sin dai primi minuti di vita. Tra i quesiti esistenziali che lo affliggono i più comuni sono il chiedersi il perché le band che non sanno scrivere canzoni si ostinino ad autodefinirsi prog o avant-qualcosa, e il come sia possibile che non sia ancora stato creato un culto ufficiale dei Mercyful Fate.

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  1. Metalbe

    Niente male…

    Reply

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