Ensiferum + Ex Deo + Wind Rose: Live Report della data di Trezzo Sull’Adda

Una serata speciale e davvero interessante quella in scena al Live di Trezzo giovedì scorso. Sul palco abbiamo potuto gustare la performance di tre gruppi differenti per quanto riguarda lo stile musicale ma uniti da un medesimo gusto epico per quanto riguarda i testi; da un lato il fantasy dei Wind Rose, dall’altro la storia di Roma per gli Ex Deo ed infine le leggende, la mitologia per gli Ensiferum. Speriamo ardentemente che questo tipo di approccio venga seguito anche da altri rendendo possibile a chi ama determinate tematiche di avvicinarsi anche a generi diversi da quelli normalmente seguiti. Le band poi hanno poi sfoggiato sul palco una padronanza ed una professionalità invidiabile che han reso ancor più avvincente lo show.

WIND ROSE

L’onore di aprire le danze è per i toscani Wind Rose che colpiscono nel segno con i pezzi più diretti e potenti della seconda e terza release (“Wardens Of The West Wind” del 2015 e “Stonehymn” del 2017). I nostri dimostrano professionalità fin dalla cura della gestione del palco grazie a costumi in linea con il concept fantasy basato sui nani che ora stanno seguendo con una certa attenzione e la costanza nel far partecipe il pubblico. In questo mattatore assoluto è il singer Francesco Cavalieri che sembra davvero un nano estrapolato dal mondo di Tolkien in procinto di andare a riconquistare la Montagna Solitaria. Gli altri membri della band non sono da meno e seppur di fronte da un set più breve colpiscono nel segno e l’accoppiata finale “To Erebor” e “The Breed Of Durin” (entrambe chiaramente ispirate ai nani della Terra di Mezzo) dimostra come il sound dei nostri sappia unire power e folk all’insegna di un sound mai banale che conquista. Un gruppo italiano davvero eccelso che potrà fare solo bene in futuro perché ha trovato una miscela musicale convincente, originale e personale in un ambito in cui non assomigliare a nessuno può sembrare un’impresa quasi impossibile.

EX DEO

Dopo una discreta pausa salgono sul palco i canadesi Ex Deo guidati dal singer Maurizio Iacono (anche nei Kataklysm), leader carismatico ed enorme intrattenitore. Il modo in cui il frontman conquista e gestisce il palco, la mimica ed i movimenti marziali, il modo cui ad intervalli quasi regolari sferza il microfono come fosse una frusta ed il costume di scena da centurione sono tutte scelte precise per creare un’ambientazione quanto mai convincente.Il sound epic death sinfonico dei nostri è magniloquente e l’enorme telo raffigurante la copertina del recente album “The Immortal Wars” alle spalle del batterista aiuta ulteriormente ad entrare nel mondo ritratto con abilità nelle canzoni della band.Ovviamente lo show è dominato in gran parte dai pezzi dell’ultimo album dedicato alle Guerre Puniche ed attraverso questi brani degli Ex Deo sembra davvero di rivivere quel terribile scontro di civiltà e di personalità (Annibale e Scipione in primis). Dagli album precedenti vengono eseguite con grande resa tracce come “I Caligvla”, “Pollice Verso” e “Romulus”. Dal punto di vista esecutivo la band si rivela poi perfetta ed il batterista Olivier Beaudoin (anche lui nei Kataklysm) si ritaglia un momento di gloria durante l’intermezzo “Suavetaurilia” in cui evidenzia buona tecnica e fantasia.Gran parte dello show è dettato da ritmiche cadenzate e decisamente pesanti e quindi i pezzi più violenti e veloci come “The Final War” ed in parte “Cato Major: Carthago Delenda Est!” innervano di ulteriore potenza un concerto eccelso.Ai limiti dell’epic metal arriva la favolosa “Roman”, song in cui Maurizio Iacono sottolinea la sua vicinanza alla storia romana aggiungendo dal palco quanto senta sue le radici a cui fa riferimento. La conclusione con la canzone dedicata al primo re di Roma è un trionfo.

ENSIFERUM

Ultimi a conquistare la scena sono gli Ensiferum (dopo aver accolto i fan in un meet and greet e aver accontentato tutti i fan presenti con strette di mano, autografi e fotografie) che inondano fin dalla prima song “For Those About To Fight For Metal” (introdotta da una chitarra quasi Ac/Dc) gli spettatori con quel viking metal melodico vincente e sempre più apprezzato che ormai è il loro trademark. Alle spalle dei nostri campeggia un’enorme tela con la copertina di “Two Paths” del 2017 da cui i finlandesi estrapolano (oltre al pezzo già citato) anche l’ottima title-track, la veloce “King Of Storms” e la cavalcata epica “Way Of The Warrior”. Come di consueto l’approccio stilistico dei nostri, che vuol unire melodia ed aggressività in misura quasi identica, risulta vincente e conquista fin da subito gli astanti. Da un lato il chitarrista Petri Lindroos (ex Norther) utilizza le linee vocali più aggressive (che ovviamente sono predominanti) e dall’altro il secondo chitarrista Markus Toivonen (unico membro rimasto della prima incarnazione del gruppo) in particolare ed anche il bassista Sami Hinkka (October Falls) si occupano della parti cantate melodiche e dei cori stentorei (vera e propria arma vincente per i brani della band). Nel corso dello show vengono snocciolati tanti classici di una carriera di tutto rispetto che ormai fa registrare ben sette album più svariati EP e live. Passiamo quindi dalla folk tradizionale “Lai Lai Hei” alla melodica “Twilight Tavern”, dalla cadenzata “Heathen Horde” all’epica “In My Sword I Trust”. Il concerto è un vero e proprio tripudio di folk metal epico e gli Ensiferum azzeccano tutto compresa la divertente e sgangherata breve cover di “Sweet Child O’ Mine” nel finale in cui Toivonen propone anche doti da giocoliere suonando la chitarra da dietro la schiena. Gli Ensiferum dimostrano un’altra volta di essrere un band coinvolgente ed in grado di divertire sempre.

leonardo.cammi

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Bibliotecario appassionato a tutto il metal (e molto altro) con particolare attenzione per l’epic, il classic, il power, il folk, l’hard rock, l’AOR il black sinfonico e tutto il christian metal. Formato come storico medievalista adora la saggistica storica, i classici e la letteratura fantasy. In Metallus dal 2001.

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