I Dirty Honey sono una hard rock band americana di Los Angeles che si è formata nel 2017 ed è composta da Mark LaBelle (voce), John Notto (chitarra), Justin Smolian (basso) e Corey Coverstone (batteria). Nel 2019 il gruppo pubblica l’Ep di debutto autoprodotto e grazie al singolo “When I’m Gone” raggiunge il primo posto della classifica americana di Billboard nella categoria dei brani mainstream rock, facendoli diventare la prima band senza contratto a esserci riuscita. Subito dopo iniziano ad aprire per nomi prestigiosi come Guns N’Roses, The Who e Alter Bridge e il loro primo tour da headliner negli Stati Uniti registra immediatamente il sold-out. Due anni dopo pubblicano il primo full-length, che continua il percorso intrapreso dall’Ep e che propone un frizzante e diretto rock’n’roll senza fronzoli e senza compromessi.
Ora il four-piece ci propone una uscita unica che comprende entrambi i lavori e che ha come principale obiettivo quello di ampliare il proprio pubblico agevolandolo nell’acquisto di una sola release. In totale possiamo ascoltare quattordici composizioni, sei tratte dall’Ep e otto dall’album omonimo del 2021. Per quanto le sonorità siano simili, bisogna dire che l’Ep ha una carica davvero travolgente ed è impossibile non lasciarsi andare ascoltando ottimi pezzi come l’opener “When I’m Gone”, caratterizzata da un ritmo davvero incisivo che si amalgama alla perfezione alle loro radici blues ed è sostenuta da una voce ben affinata che più volte ricorda il miglior Axl Rose, soprattutto nei toni alti. Segue la sinuosa “Rolling 7’s”, che morde lentamente, ma risulta letale quando arriva al ritornello e non lascia scampo, mentre “Heartbreaker”, dall’incedere inizialmente più melodico, sorprende nella parte centrale grazie al ritmo più cadenzato arricchito da un assolo davvero pregevole.
Le loro influenze southern e blues emergono prepotenti nella ballata elettrica “Down The Road”, seguita dalla 70s oriented e zeppeliniana, “Scars”, pregna di quel groove magico di quei tempi che farà felici gli estimatori di quelle sonorità. Con la più irriverente e sfrontata “Break You” si chiude questo Ep e non stupisce affatto tutto l’hype che si era creato intorno alla band a quei tempi. Il full-length è la più logica prosecuzione di quelle sei tracce e mostra ancora una volta l’amore del gruppo per un certo stile musicale, un amore che se ne frega dei trend del momento, ma rimane fedele a se stesso e alle proprie radici. Un esempio di tutto questo è l’iniziale e coinvolgente “California Dreaming”, oppure la Aerosmithiana e groovy “Tied Up”, che non ci fa mai smettere di battere il piedino.
“Take My Hand” ha un suono ed un approccio più moderno; merito del noto produttore Nick DiDia, che in passato ha lavorato con nomi come Rage Against The Machine e Pearl Jam. “Gypsy” invece è rock’n’roll adrenalinico all’ennesima potenza, diretto e senza fronzoli, mentre con “Another Last Time” si raggiunge l’apice per intensità e pathos in una ballad praticamente perfetta e senza tempo. In conclusione, possiamo affermare che questa è un’uscita imperdibile per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla band ed è alla ricerca di brani che colpiscono il segno al primo ascolto. E’ puro rock fino al midollo, ma con una strizzata al blues e al sound dei seventies che lo rendono davvero irresistibile.

Etichetta: Dirt Records Anno: 2022 Tracklist: EP: 01. When I’m Gone 02. Rolling 7’s 03. Heartbreaker 04. Down The Road 05. Scars 06. Break You LP: 01. California Dreamin’ 02. The Wire 03. Tied Up 04. Take My Hand 05. Gypsy 06. No Warning 07. Another Last time 08. The Morning Sito Web: https://www.dirtyhoney.com |