Essenza – Recensione: Devil’s Breath

Gli Essenza esistono dal 1993, ma "Devil’s Breath" è solo il terzo full lenght. Nel loro archivio musicale troviamo anche un paio di demo, un EP ed un live. Si tratta di una delle poche band nostrane che è stata notata dalla Two Side Moon Promotions, in genere rivolta al rock melodico transoceanico. La sorpresa è accresciuta anche all’ascolto dell’album, impostato su sonorità metal, con richiami al classico riffing dei Judas Priest. Ma la definizione degli Essenza non è agevole: nel loro sound trovano spazio anche elementi power, prog e hard rock. Al di là dei mezzi non ottimali dimostrati in sede di produzione dei suoni – troppo distanti dalla voce e poco coesi tra loro – non poche sono le soluzioni geniali del songwriting. C’è melodia, c’è fuoco e passione, c’è grinta. Tuttavia, il trio non punta la direzione sull’originalità: il più delle otto tracce ricalca sagome già disegnate. Questo è il peso più gravoso che l’album deve sopportare, classificandosi a tratti come un prodotto anacronistico ed ancorato a concezioni della musica essenziali e superate. Un ultimo segno con la penna blu va accostato alla voce di Carlo, non sempre all’altezza degli acuti.

Voto recensore
6
Etichetta: Bigmud Records

Anno: 2010

Tracklist: 01. Devil's Breath
02. Deep Into Your Eyes
03. (Universe) In A Box
04. Edge Of Collapsed World
05. Dance Of Liars
06. Rock'n'Roll Blood
07. Fighting The Wind
08. Flying Acrobats

Sito Web: http://www.myspace.com/essenzait

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