Desert Session Home Edition: pubblicato il secondo lavoro, “Distorta Dimensione”

Comunicato stampa: 

Desert Session Home Edition è un collettivo virtuale a cui chiunque può iscriversi e dare il proprio contributo compositivo ai pezzi in lavorazione o proporre nuovi spunti musicali.

Nasce come gruppo Facebook da un’idea di Riccardo Pasini. produttore e tecnico del suono ravennate.
L’idea è quella di mettere in contatto e collaborare con più musicisti possibile per passare, virtualmente insieme, questo momento di forzato stop, nella maniera più bella per un musicista: comporre musica.
E così l’appello di Riccardo è stato raccolto da tantissimi musicisti, professionisti e non, addetti ai lavori e colleghi, da tutta Italia.
Ad oggi il gruppo Desert Session Home Edition conta più di 160 iscritti, 8 pezzi completati e altri 3 in piena lavorazione.
Il nome è un omaggio a Josh Homme e alle sue sessioni in studio insieme a quanti più amici possibile, appunto le Desert Sessions.
Per partecipare basta andare sulla pagina https://www.facebook.com/groups/desertsessionhomeedition/

Hanno partecipato alla composizione di questo brano: Andrea Allodoli, Agnese Alteri, Mattia Bertolassi, Valerio Biagini, Caterina Cardinali, Andrea Carella, Andrea Carletti, Eric Castiglia, Simone Cattani, Francesco Cellini, Valentina Cicognani, Gianmarco Ciotti, Mauro Chiulli, Cristina Ferretti, Giacomo Gastaldi, Stefano Gritti, Franco Naddei, Gianluca Lo Presti, Andrea Para, Riccardo Pasini, Massimiliano Rassu, Francesco Ronchi, Paolo Sanchi, Alex Semprini, Andrea Solimene, Niccolò Maria Zanzi
Prodotto e missato da Riccardo Pasini, Video a cura di Niccolòmaria Zanzi (NMZ Design Bureau).

anna.minguzzi

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E' mancina e proviene da una famiglia a maggioranza di mancini. Ha scritto le sue prime recensioni a dodici anni durante un interminabile viaggio in treno e da allora non ha quasi mai smesso. Quando non scrive o non fa fotografie legge, va al cinema, canta, va in bicicletta, guarda telefilm, mangia Pringles, beve the e di tanto in tanto dorme. Adora i Dream Theater, anche se a volte ne parla male.

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