Finalmente nelle vetrine dei negozi spunta il tanto atteso album del quartetto di Sacramento, a tre anni di distanza dal concepimento di quella elegante perla intitolata ‘White Pony’. Anche questa volta i Deftones si spingono oltre, vanno a camminare su territori astuti e inventano qualcosa di nuovo: il cielo si tinge di grigio e nell’atmosfera si respira aria di emozioni, di occasioni perse, di storie che appartengono per lo più all’universo giovanile nel suo essere così spontaneo e ingenuo (‘When Girls Telephone Boys’).
La voce di Chino Moreno supera la soglia dell’immaginabile perché può permettersi di urlare, di essere pacata e di commuovere con la melodia – sempre presente – la quale ben si sposa al particolare suono di chitarre così serrato ma allo stesso tempo piacevolmente dispersivo (‘Hexagram’ ma anche ‘Minerva’). Botte di fisicità sonora vanno a pari passo con momenti di tranquillità apparente: e questo succede in ‘Battle-Axe’, un pezzo stilisticamente accostabile addirittura ad ‘Adrenaline’, anche se fin dalle prime note ci si accorge di quanto la band sia cresciuta. E i Deftones sono talmente cresciuti ed evoluti che ci regalano opachi momenti elettronici à la Massive Attack come in ‘Lucky You’, oppure confini dark come in ‘Anniversary Of An Uninteresting Event’. A differenza di ‘White Pony’, questo disco risulta molto più complesso perché è portatore di uno stile tutto particolare che rende i Deftones una delle formazioni più interessanti del panorama alternativo del Nuovo Millennio. Bentornati.
Voto recensore 8 |
Etichetta: Maverick / Warner Anno: 2003 Tracklist: Hexagram / Needles And Pins / Minerva / Good Morning Beautiful / Deathblow / When Girls Telephone Boys / Battle-Axe / Lucky You / Bloody Cape / Anniversary Of An Uninteresting Event / Moana |