Abruptum – Recensione: De Profundis Mors Vas Cousumet

Dopo alcuni anni di silenzio ritornano con del nuovo materiale gli Abruptum, side-project degli Ophthalamia e band di culto nella prima metà degli anni ’90, durante la quale il gruppo ha seminato terrore per mezzo della propria non-musica oscura e opprimente. ‘De Profundis Mors Vas Cousumet’ è un EP di 16 minuti che allinea la title track (unico pezzo già edito) a due nuove composizioni più recenti, tutto nel segno di una proposizione ambientale/noise del black metal, all’interno della quale l’elettronica gioca un ruolo tirannico, invadente e decisamente malato. Il lamento che scorre sotto l’intera prima traccia dà i brividi, ma è l’anti-groove di ‘Dodsapparaten’ a farvi supplicare di spegnere, o di abbassare quantomeno il volume: scariche elettriche sature appese nel vuoto, né più né meno: roba che quasi chiunque potrebbe fare, diciamolo pure. Eppure -sarà la suggestione- il rumore nero degli Abruptum riesce a mettere angoscia, a comunicare una sensazione PRECISA di svuotamento, a disturbare. Estranei ai comuni processi di discernimento, senza dubbio.

Etichetta: Regain/Self

Anno: 2000

Tracklist:

Tracklist: De Profundis Mors Vas Cousumet / Dodsapparaten / Massdod


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