Dark Horizon – Recensione: Dark Light Shades (Deluxe Edition)

Bella iniziativa quella pensata dai Dark Horizon e dalla Underground Symphony che di fronte alla difficile reperibilità di “Dark Light’s Shades” non si sono limitati ad una dozzinale ristampa, ma hanno completamente “rilavorato” il prodotto arricchendolo sia in fase grafica che di contenuti.

Non stiamo a ribadire la qualità del disco originale, visto che la recensione è già leggibile nel nostro archivio, ma soprattutto per chi all’epoca non aveva acquistato l’album questa nuova deluxe edition è assolutamente consigliata.

Innanzitutto possiamo apprezzare un missaggio (e una tracklist) differente e alcune aggiunte che enfatizzano maggiormente l’elaborazione sinfonica e melodica degli arrangiamenti, scelta che rende maggior giustizia al lavoro della band in fase di rifinitura. Molto migliorata è poi sicuramente la parte grafica, con una copertina più professionale (opera dell’artista francese Alexandra V Bac, già nota per aver lavorato per Kamelot, Adagio e Operatika ) e un libretto più ricco di foto e dettagli.

Il vero piatto forte dell’uscita è pero il secondo disco, ovvero quel “Dark Live Shades” che ci presenta la band nella sua attività live in terra germanica durante il tour del 2007 e che fotografa un momento importante per i Dark Horizon come l’Headbangers Night Festival.

Si tratta di un documento validissimo per qualità di incisione e prestazione della band, in cui l’adrenalina e l’emozione per l’evento sono palpabili, ma soprattutto permetterà ai fan di apprezzare interpretazioni recenti di brani del primo periodo come “My Dark Lord” e “The Power Of The Rune”, che la band propone comunemente dal vivo oggi in veste decisamente migliorata per resa e professionalità rispetto a quanto possibile ascoltare nel debutto datato 2001.

Va poi sottolineato a margine come i Dark Horizon si “approprino” in modo pressoché perfetto di un brano come “Hunting High And Low” degli Stratovarius, facendo una cover che ricalca la struttura conosciuta, rendendone però un’interpretazione più “morbida” che suona quantomai in linea con lo stile della band. Sempre bravi.

Voto recensore
8
Etichetta: Underground Symhpony

Anno: 2012

Tracklist:

CD1
01. Master Of The Bright Sea 5:24
02. Hannibal The Carthaginian - Act I: The Oath 5:57
03. Hannibal The Carthaginian - Act II: The Glory 5:53
04. Hannibal The Carthaginian - Act III: The Weeping 4:28
05. Victim Of Changes 5:06
06. Flying In The Wind 3:45
07. The Spell You're Under 5:21
08. Dragon's Rising 5:03
09. Painted in Blood 5:55
10. Hunting High And Low (bonus track) 3:54

CD2
01. Intro 1:30
02. The Spell You're Under 4:06
03. Victim Of Changes 5:47
04. Dragon's Rising 5:49
05. My Dark Lord 7:42
06. Hannibal The Carthaginian - Act I: The Oath 6:25
07. Hannibal The Carthaginian - Act II: The Glory 6:04
08. Hannibal The Carthaginian - Act III: The Weeping 4:55
09. Power Of The Rune 7:53
10. Master Of The Bright Sea 6:31


Sito Web: http://it-it.facebook.com/pages/Dark-Horizon/120254931852

1 Comment Unisciti alla conversazione →


  1. Alberto Capettini

    Bella operazione davvero! Però “ASM” è davvero di una categoria superiore…

    Reply

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