Dietro il monicker Darian And Friends si cela un nobilissimo progetto orchestrato da Dario Beretta, mastermind di Drakkar e Crimson Dawn. Nobilissimo perché il ricavato di questo debut album, intitolato “Lost Horizons”, verrà interamente devoluto alla ricerca su leucemie e linfomi. Un intento davvero meritevole, che si accompagna tra l’altro a una valida proposta musicale.

Il buon Dario si è innanzitutto fatto accompagnare per l’occasione da un’impressionante schiera di ospiti d’alto livello. Dagli amici di una vita, compagni con differenti ruoli nelle altre sue avventure discografiche (Davide Dell’Orto, Simone Pesenti Gritti, Emanuele Laghi, Mattia Stancioiu), a nomi ben noti della scena italiana e internazionale: Roberto Tiranti, Davide “Damna” Moras, Aldo Lonobile, Simone Mularoni, Pier Gonella, Eugene Simone, Andrea Buratto, Ty Christian, Nina Osegueda e Anders Engberg solo per citarne alcuni.

Il nostro si toglie quindi lo sfizio di sperimentare con intraprendenza strade diverse dal solito. Le coordinate del platter non vanno infatti ricercate né nel power a tinte epiche dei Drakkar, né nel doom crepuscolare dei Crimson Dawn, bensì in un hard’n’heavy sanguigno e genuino, ricco di pezzi coinvolgenti fin dal primo ascolto.

Dall’hard rock settantiano di “On The Run” all’heavy roccioso della title track (clamorosi qui il riff portante di chitarra e l’intepretazione di Ty Christian), dalle melodie irresistibili di “The Things I Want To Be”, “Eyes Of An Angel” e “Waiting For Godot” (dove Damna porta in dote il tipico mood frizzante degli Hell In The Club) alla più complessa e pacata “Reborn Through The Fire”, fatichiamo davvero a trovare un punto debole tra questi solchi.

“Lost Horizons” è un disco assolutamente godibile, che si lascia ascoltare volentieri più e più volte. Se a questa sua freschezza aggiungiamo il lodevole intento benefico che anima il progetto “Darian And Friends”, non potrete far altro che supportare la causa!

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