Non so perchè, ma quando vedo un disco con in copertina una vecchia auto che sfreccia nel deserto, sono portato a credere che ascoltandolo mi divertirò. E così, armato di una qualche speranza, mi sono avvicinato al debutto dei Cross Country Driver, formati dal trio Rob Lamothe (cantante e membro della cult band losangelena Riverdogs), James Harper (chitarrista dei Fighting Friday e cardine di altre mille collaborazioni nella scena di Boston) e Zander Lamothe (batterista, già nei Logan Staats Band). E gruppo che, evidentemente, deve vantare buoni agganci, dal momento che nello stesso disco compariranno anche Mike Mangini (Dream Theater), Greg Chaisson (Badlands), dUg Pinnick (King’s X), Rhonda Smith (Jeff Beck), Jimmy Wallace (The Wallflowers), KFigg (Extreme) e Vivian Campbell (Def Leppard, Last In Line, Riverdogs). Al di là della solida esperienza personale e degli artisti che sono riusciti a coinvolgere in questa impresa, i Cross Country Driver propongono un hard rock melodico e ruspante, non propriamente grezzo ma – diciamo – perfettamente compatibile con la polverosa e sfuggente immagine di copertina. Questa idea di autentica genuinità rappresenta oggi, in tempi di cose messe insieme, una merce rara e che è bellissimo riconoscere, non appena si comincia ad ascoltare.
L’interpretazione di Lamothe è appassionata e rugosa, i suoni della batteria godono di una resa molto diretta ed equiparabile a quella di una registrazione dal vivo e le chitarre di Harper accompagnano con un riffing maturo (“Rio Tulerosa”) che pesca in egual misura dal classic, dal blues e dall’hard degli anni settanta. Il risultato, che ricorda un po’ quanto di recente offerto dagli ottimi Heroes And Monsters di Stef Burns e Will Hunt, si colloca però su un gradino più alto grazie al sapiente uso delle collaborazioni, in grado di rafforzare la proposta con strati generosi di cori (“Risen”), orchestrazioni in punta di piedi (“My Goodness”), effetti in sottofondo ed assoli piccoli piccoli ma che lasciano un qualche misterioso segno (“Everything Forgiven”). In questo modo ogni canzone è una storia, ed ogni storia una celebrazione libera del fare musica insieme, guidati dal ritmo, da una dose illegale di groove (“Off The Rails”) e da un’intuizione che su questo album è generalmente ficcante & felice. Con le sue pause e le sue ripartenze (“So Fly”), con i suoi violini folk ed i suoi mini interventi elettronici, “The New Truth” è un disco prodotto magnificamente che se ne sbatte di ogni genere di costrizione stilistica, sordo alle aspettative e sempre libero di fare e suonare assolutamente quello che gli pare, incarnando il vero spirito del rock’n’roll come oggi capita raramente di vedere, ascoltare, immaginare. Uno spirito che qui pare catturato nel momento del bagliore più acceso e del coinvolgimento più appassionato, della serata migliore e del pubblico più entusiasta, a tutto vantaggio di quanti potranno tornare ad ascoltare lo stesso CD, sicuri di ottenerne ogni volta lo stesso fattore di divertimento.
Un disco orgogliosamente what’s american boy (“Real Love”) che in ogni istante celebra l’espressività del suo istrionico frontman (“I Won’t Look Back”), il tocco deciso del suo batterista (“Shine”) ed il fascino ammiccante di una bella pennata sul basso (“Traces Of The Truth”), il tutto all’insegna di un intrattenimento che è allo stesso tempo senza pretese, e sublime nel modo in cui nasconde dietro le sue lampadine da luna park – di quelle rigorosamente ad incandescenza, oggi proibite – la complessità navigata e delicata dei suoi arrangiamenti. E così, quello dei Cross Country Driver diventa qualcosa di più di un semplice disco di debutto: “The New Truth” è piuttosto un modo di intendere il viaggio e la vita, la celebrazione di una dimensione che è solo personale, la ricerca di uno spazio autentico e segreto che però possiamo condividere per il tempo necessario a cantare una canzone. Grazie a questo atteggiamento così libero e spavaldo, però supportato da una capacità tecnica affinata negli anni, questi tredici lunghi brani – ciascuno dotato di una forte e carnosa personalità – scivolano via che è una bellezza e rappresentano un’offerta imperdibile per chi nel rock vuole ancora sentirci la musicalità ed il sudore, la tecnica ed il tocco umano, il sentimento e la ricerca di un linguaggio comune che ci faccia ascoltare, immaginare, vibrare. Qualcosa di intenso, a volte scomodo e spesso radicalmente diverso, insomma, e come tale meritevole di essere avvicinato.

Etichetta: Frontiers Music Anno: 2023 Tracklist: 01. Wild Child feat. Mike Mangini, Greg Chaisson, & Jimmy Wallace 02. So Fly feat. Greg Chaisson, Jim Hoke, & Jimmy Wallace 03. A Man With No Direction feat. dUg Pinnick & Jesse O’Brien 04. Traces OfTthe Truth feat. Greg Chaisson & Jimmy Wallace 05. I Won’t Look Back feat. dUg Pinnick 06. Rio Tularosa feat. Mike Mangini & dUg Pinnick 07. Shine feat. Mike Mangini, Greg Chaisson, & Jimmy Wallace 08. Off The Rails feat. Rhonda Smith & Jimmy Wallace 09. Long Gone feat. Kfigg, Greg Chaisson, Carl Ayotte & Jimmy Wallace 10. Real Love feat. Mark Hill, Chad Cromwell & Jimmy Wallace 11. Risen feat. Vivian Campbell & Rhonda Smith 12. Everything Forgiven feat. Rhonda Smith & Jimmy Wallace 13. My Goodness feat. Justine Fischer Sito Web: facebook.com/crosscountrydrivermusic |