Circus Maximus + DGM + Appearance Of Nothing + Odd Dimension: Live Report della Data di Milano

Bella serata metal in quel di Milano, rovinata (punto di vista magari non condivisibile) da un locale non adatto alla “presenza scenica” dei quattro gruppi in cartellone, che si sono comunque esibiti senza battere ciglio e questo è assolutamente un plauso che va loro tributato. Sinceramente infatti fatichiamo ad essere obiettivi sulla prova dei gruppi che si sono esibiti perché bastava indietreggiare di qualche passo dal pseudo-palco e la parte visiva (che in un concerto è condizione necessaria per l’apprezzamento o meno) era completamente compromessa.

Comunque passiamo alla fredda cronaca: aprono intorno alle 21:00 gli alessandrini Odd Dimension, autori di due convincenti lavori di prog metal tra il canonico ed il moderno e che si rendono protagonisti di una sentita e convincente prova sul palchetto del Barrio’s nonostante l’assenza del batterista ufficiale, ottimamente sostituito da quello dei Lucky Bastardz. Ottima l’intesa di quest’ultimo col bassista Gigi Andreone mentre assolutamente da non sminuire la prova degli altri membri della band davvero buona sotto ogni punto di vista.

Veloce cambio on stage ed ecco esibirsi gli Appearance Of Nothing, band più quadrata ma meno originale se proprio vogliamo essere obiettivi; anche gli elvetici sono autori di due apprezzabili lavori di power prog metal (soprattutto il secondo “All Gods Are Gone”) con alcuni passaggi aggressivi caratterizzati dalla roca voce di Pat Gerber che si divide il microfono col bassista Omar Cuna.

Nonostante una proposta più “(neo)classicheggiante” affermiamo senza paura di essere smentiti che il salto qualitativo durante lo show dei DGM sia stato più che percepibile; i cinque musicisti eccellono nella loro area d’azione, tra vocals sempre controllate, chitarre fumanti e strabordanti, doppia cassa inarrestabile. Dobbiamo dire che la loro discografia ha avuto pochissimi cali (nonostante sia stata scandita da numerosi cambi di formazione) ma ci sentiamo di affermare quanto le ultime release in studio siano le più convincenti (insieme al seminale debut “Change Direction”). Una chicca la cover di “Rising Force” di Yngwie Malmsteen con Truls Haugen batterista dei Circus Maximus alla voce e basso (coadiuvato da Mark Basile) ed uno strepitoso Simone Mularoni alla chitarra.

 Ovviamente molti dei presenti attendevano in Italia i Circus Maximus, dopo il clamoroso successo che i norvegesi hanno trovato in Giappone e alla luce del buon riscontro commerciale ottenuto dal loro terzo album “Nine”; pur ritenendo il debut “The 1st Chapter” ancora oggi il loro apice qualitativo (si noti il caloroso coinvolgimento tributato alla conclusiva “Glory Of The Empire”) i norvegesi si sono lanciati in uno spettacolo oggettivamente inattaccabile anche se leggermente “freddo”. Magistrali nella prova strumentale così come nelle limpide e potenti vocals di Michael Eriksen i nostri sembrano un po’ indecisi su quale genere proporre, tra pulsioni hard rock e ricercatezza prog metal generando un ibrido secondo noi ancora acerbo benché assolutamente piacevole. Da rivalutare in una location più adatta.

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