Inossidabili e precisi come un metronomo Axel Rudi Pell e la sua band pubblicano per l’ormai fedelissima Steamhammer il loro quattordicesimo (!!!) album in 24 anni di carriera.
“Circle Of The Oath” è il classico album di Axel, ma in questo caso introduce qualche novità di rilievo a partire dall’inaspettata title-track, una lunga song di oltre nove minuti suonata in gran parte praticamente in acustico.
In secondo luogo vengono in parte abbandonate le lyrics fantasy per un approccio più personale e legato ai fatti della vita, a partire dalla song anti-guerra “Fortunes Of War”.
Come sempre le reminescenze Deep Purple, Rainbow e via discorrendo emergono con prepotenza da quasi tutte le tracce dell’album senza mai andare ad intaccare la personalità di un gruppo che può vantare musicisti di valore sopraffino che ormai lavorano fianco a fianco da parecchi anni.
Possiamo iniziare con il citare Johnny Gioeli alla voce (anche Hardline), dal 1998 al timone del gruppo, grazie a performance convincenti dal vivo e interpretazioni graffianti e potenti in studio; in questo nuovo album Jonny non tradisce e si muove a suo agio fra le melodie suadenti di “Circle Of The Oath” così come nell’esplosiva cavalcata metal di “Ghost On The Black” ed ancora nella (…e immancabile) ballad “Lived Our Lives Before”.
Non è da meno il polistrumentista Ferdy Doenberg (qui come sempre alle tastiere), in grado di tessere con il suo strumento le atmosfere stregate della title-track, della conclusiva “World Of Confusion (The Masquerade Ball Pt. II)” e dell’epica “Bridges To Nowhere” (che risulta essere forse la migliore track dell’album).
Per passare alla parte ritmica della band possiamo affermare che il superhero della batteria Mike Terrana è garante non solo di precisione ma anche di controllo nella costruzione del brano, senza eccessi o sbavature. In secondo piano rimane un po’ lo storico bassista Volker (con l’avventura Axel Rudi Pell sin dagli esordi), anche se qualche soddisfazione se la prende nelle prime due tracce dell’album.
Veniamo infine all’asso della sei corde, mister Axel Rudi Pell, che oltre a sorprenderci con la lunga title-track semiacustica non disdegna di distribuire assoli di classe e melodie sopraffine, soprattutto in “Bridges To Nowhere” e “World Of Confusion (The Masquerade Ball Pt. II)”. Di certo va sottolineato come Axel, anche in questa release, tenda a non esagerare mai con il mettersi in mostra, cercando di raggiungere l’obiettivo di pubblicare prima di tutto delle ottime canzoni, a dispetto dei virtuosismi.
“Circle Of The Oath”, anche dopo ripetuti ascolti, lascia intravedere alcuni nuovi brani che possono entrare nel novero dei classici della band. Parliamo in particolare dell’hard’n’heavy “Run With The Wind” e della veloce “Ghost In The Black”, che verrà ricordata per l’assolo in cui le tastiere di Ferdy e la chitarra di Axel si scontrano in un vero e proprio duello rusticano.
Nel complesso quindi il nuovo album del gruppo teutonico non deluderà i fan (senza far gridare al miracolo), riproponendo per l’ennesima volta una vecchia formula sempre più inossidabile.
Voto recensore 7 |
Etichetta: Steamhammer Records Anno: 2012 Tracklist: 01. The Guillotine Suite (Intro) 01:52 02. Ghost In The Black 04:36 03. Run With The Wind 04:42 04. Before I Die 04:29 05. Circle Of The Oath 09:20 06. Fortunes Of War 05:19 07. Bridges To Nowhere 07:10 08. Lived Our Lives Before 06:31 09. Hold On To Your Dreams 05:47 10. World Of Confusion (The Masquerade Ball Pt. II) 09:30 11.TempleOfThe King– bonus track for the limited digipack edition (Live at Bang Your Head 2011) 10:14 Sito Web: www.axel-rudi-pell.de |