Categoria: Time Warp

Gillan – Recensione: Glory Road

Se si pensa alle band generate dallo scioglimento dei Deep Purple nel 1976, quelle che vengono in mente immediatamente sono senz’altro i Rainbow di Ritchie Blackmore e i Whitesnake di David Coverdale, e in effetti sono senz’altro quelle che hanno avuto più notorietà e riscontro commerciale. Relativamente meno...

Toad – Recensione: Tomorrow Blue

La recente scomparsa, il 1° novembre di questo 2023, di Vittorio “Vic” Vergeat, chitarrista e cantante italiano di nascita e svizzero d’adozione, ci fa rendere un doveroso omaggio alla sua principale creatura musicale, i Toad. Ma andiamo con ordine. Vic Vergeat, dicevamo, era nato a Domodossola nel 1951,...

Bomb Disneyland – Recensione: Why Not!

Facciamo un altro salto nel passato, proiettandoci ai tempi dell’acquisto del vinile tramite passaparola o “tape trading”. Certo è, che qualora dovessi condurre un programma sulle “meteore” del thrash metal e dintorni, quello dei Bomb Disneyland sarebbe uno dei primi nomi che mi verrebbe in mente. Originari delle...

Thin Lizzy – Recensione: Jailbreak

Quello che hanno significato i Thin Lizzy nella storia del rock non è facilmente quantificabile. E non intendiamo solo per importanza, influenze che hanno trasmesso o successo commerciale, che pure c’è stato, pur non per quanto avrebbero meritato. No, i Thin Lizzy sono una di quelle (poche) band...

Uriah Heep – Recensione: Salisbury

Nella storia di qualsiasi genere musicale ci sono dei capisaldi che hanno dato un contributo determinante allo sviluppo dello stesso, dischi che, anche se paradossalmente non noti a chiunque, hanno influenzato generazioni di musicisti e la cui ispirazione si può ritrovare in moltissima musica uscita successivamente. “Salisbury”, il...

Grand Funk Railroad – Recensione: Closer To Home

L’importanza dei Grand Funk Railroad nella caratterizzazione e l’evoluzione dell’hard rock non sarà probabilmente mai valorizzata a sufficienza. L’ondata di watt distorti, l’impatto sonoro potentissimo, l’approccio live selvaggio e senza fronzoli, che alla fine dei sixties – inizio seventies spazzerà via tante filastrocche psichedeliche in voga allora negli...

Apocalypse – Recensione: Apocalypse

Avete presente il detto “pochi ma buoni”? Ebbene, penso si attagli perfettamente alle formazioni diprovenienza elvetica.Siamo nel 1988, in piena epopea thrash, quando la Out Of Tune Records, piccola e oramai scomparsa etichetta di Zurigo rilascia “Apocalypse” dell’omonima band. Il gruppo si forma nel 1984 a Ginevra ed...

Ufo – Recensione: No Heavy Petting

Fra i grandissimi nomi di punta dell’hard rock inglese dei seventies, gli UFO rappresentano l’ala che, pur solidamente hard, ha aperto alla melodia, con una scrittura dei brani di tale qualità che ha influenzato intere generazioni di musicisti successivi. Queste caratteristiche musicali si erano sviluppate al meglio quando,...