L’11 giugno 2021 la Frontiers Music ha pubblicato “Brother Against Brother”, album di debutto dell’omonima band frutto della collaborazione e del confronto fra due cantanti della scena brasiliana, Renan Zonta (Electric Mob) e Nando Fernandes (Sinistra), ai quali sono stati affiancati Alessandro Del Vecchio (basso, tastiere, cori), Jonas Hornqvist (chitarre) e Michele Sanna (batteria).
Il primo brano che ascoltiamo è “Two Brothers” che dà inizio alle danze con una intro molto potente dove le voci dei due frontman iniziano intervallandosi già dalla prima strofa, per poi procedere all’unisono a momenti alterni. È sicuramente un brano bello carico, dove vengono da subito evidenziate le indiscutibili abilità dei musicisti e dei due cantanti. “What If” segue lo stesso filone stilistico del brano precedente, con un’immancabile tastiera che contribuisce costantemente a rafforzare la potenza del tappeto sonoro, le due voci che lavorano allo stesso modo e l’immancabile assolo della chitarra solista. “City Of Gold” inizia in modo molto solenne e “arabeggiante”, con una linea melodica dettata dalla tastiera che viene immediatamente seguita e riprodotta dalla chitarra solista ricavandone un riff d’effetto che verrà a sua volta imitato dalla voce. Il brano non si discosta dall’approccio compositivo dei brani precedenti, i suoni sono sempre gli stessi e le voci sono sempre utilizzate nello stesso modo ricordando un po’ i gruppi thrash metal degli anni 80 e puntando a note stellari. Al minuto 3.30 abbiamo un breve assolo della chitarra e uno svuotamento della ritmica che rilancia nuovamente un potente ritornello in chiusura al brano.
“Heaven Sent” arriva in sordina per poi raggiungere un crescendo dinamico molto efficace e maestoso, con un riff portante riuscito e orecchiabile che viene mantenuto dalle tastiere (Archi) per gran parte del pezzo, come nella successiva “Aunted Heart”. ”Deadly Sins” inizia con sonorità più “scure” mentre con “In The Name Of Life” abbiamo finalmente un brano impostato in modo un po’ diverso, dove il suono limpido della chitarra acustica viene posto in risalto e accompagna le due voci in un testo profondo e sentito interpretato in modo magistrale.
Una ballata acustica molto piacevole che precede l’intro di “Demons In My Head” affidata a singole note di pianoforte lunghe e sostenute alla quale si aggiungono pian piano gli altri strumenti. Un brano pieno di sentimento dove, ancora una volta, le tastiere ricoprono a livello strumentale il ruolo principale e “farciscono” la scena assieme alle voci. “Whispers In Darkness” ha una ritmica pesante e scandita che si addolcisce durante la prima parte della strofa, dove gli accordi distorti e stoppati vengono sostituiti da accordi lunghi e puliti per far risaltare la voce principale, mantenendo una batteria secca e lineare e un basso molto presente. Impossibile non notare anche questa volta la grande abilità del chitarrista, che si fa sentire non solo nelle ritmiche decise e potenti, ma anche nel rispettabilissimo assolo. “Valley Of The Kings” ha un buon concept, ma a parer mio le tastiere sono decisamente troppo invasive e vanno a influire negativamente sulla riuscita del pezzo che nell’insieme risulta piuttosto caotico, mentre “Lost Son” chiude l’album con una buona dose di power metal.
In conclusione potremmo dire che “Brother Against Brother” è un album realizzato da musicisti estremamente competenti e ammirevoli, ma che potrebbe risultare noioso a tratti, soprattutto nella prima parte, dove i brani si assomigliano decisamente troppo.

Etichetta: Frontiers Music Anno: 2021 Tracklist: 1. Two Brothers 2. What If 3. City Of Gold 4. Heaven Sent 5. Haunted Heart 6. Deadly Sins 7. In The Name Of Life 8. Demons In My Head 9. Whispers In Darkness 10. Valley Of The Kings 11. Lost Son Sito Web: https://www.facebook.com/BrotherAgainstBrotherBand |