Body Count – Recensione: Carnivore

Ice–T non molla, e rilancia la storia dei Body Count con il nuovissimo “Carnivore”. Un disco denso, violento nell’incedere e dalle coordinate tipicamente Usa. Tracy Lauren Marrow è sempre protagonista assoluto, una arringa continua e determinata contro quelle ingiustizie che il rapper e rocker americano contesta da decenni.

Il disco è subito interessante con la title-track, che parte sospesa per poi esplodere con i riff di Ernie C. e Juan Of The Dead. Una scarica di energia per dimostrare che l’essere umano non è così diverso dai tanti animali carnivori, nello spirito e nei pensieri. Buona la versione 2020 di “Colors” (storico pezzo di T, dall’omonimo album-colonna sonora del film del 1988, conosciuto dalle nostre parti come “Colors – Colori di Guerra), ricostruita in chiave rap-metal, con un buon tessuto ritmico. Preziosa la presenza di Dave Lombardo, che presta bacchette e drumkit per questa nuova versione.

Perla del disco “Thee Critical Beatdown”, dalle coordinate tipicamente thrash (qualche scoria Slayer sempre ben accetta) che poi scorre nell’intensa, e finale, “The Hate Is Real”. Ancora una volta forte la vena critica di Ice-T nei confronti di una nazione ancora divisa e fratturata a livello etnico. Anche in questo caso fortissima la radice Slayer (“Mandatory Suicide”? Probabilmente sì).

Nel disco c’è spazio anche per la memoria con la fedele e “devota” cover del classico dei Motörhead “Ace Of Spades”, racconto dallo stesso Ice-T come canzone necessaria da raccontare e come obbligatorio tributo all’immortale Lemmy.

“Un gruppo che ci ha ispirato e motivato”, spiega Tracy qualche secondo prima dell’esplosione dell’iconico riff.

Ancora ospiti, Riley Gale (Power Trip), Amy Lee (Evanescence) e Jamey Jasta (Hatebreed) che raccontano storie diverse e tensioni diverse. Se Gale ringhia furioso in “Point The Finger”, c’è una anche quella come Amy Lee (“When I’m Gone”) dedicata e pensata per ricordare Nipsey Hussle ucciso in un conflitto a fuoco nella città degli angeli. Una canzone dalle coordinate nu-metal, come non se ne sentivano da anni, dove la voce della Lee si incastra efficientemente tra le rime di Tracy.

“Carnivore” è la dimostrazione che parole e musica possono raccontare la stessa storia. Rabbia, voglia di riscatto, politica e molto altro ancora. Ice-T ha ancora molto da dire, ascoltatelo con attenzione.

Etichetta: Century Media

Anno: 2020

Tracklist: 01. Carnivore 02. Point The Finger (feat. Riley Gale) 03. Bum-Rush 04. Ace Of Spades 05. Another Level (feat. Jamey Jasta) 06. Colors (2020) 07. No Remorse 08. When I’m Gone (feat. Amy Lee) 09. Thee Critical Beatdown 10. The Hate Is Real
Sito Web: https://www.facebook.com/bodycountofficial

Saverio Spadavecchia

view all posts

Capellone pentito (dicono tutti così) e giornalista in perenne bilico tra bilanci dissestati, musicisti megalomani e ruck da pulire con una certa urgenza. Nei ritagli di tempo “untore” black-metal @ Radio Sverso. Fanatico del 3-4-3 e vincitore di 27 Champions League con la Maceratese, Dovahkiin certificato e temibile pirata insieme a Guybrush Threepwood. Lode e gloria all’Ipnorospo.

0 Comments Unisciti alla conversazione →


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Login with Facebook:
Accedi