Se non ci fosse 2012 stampato a chiare lettere sul booklet, “Based On Evil”, debutto dei norvegesi Tantara, potrebbe tranquillamente passare per un genuino disco old school thrash metal, tale e tanta è l’adesione ai dettami del genere, soprattutto nella sua declinazione bay area anni ’80.
Il giovane quartetto di Tønsberg, cresciuto a pane e Metallica, Exodus, Heathen, Anthrax e Vio-lence, non ha nessun problema nel reinterpretare al 100% la lezione dei maestri fondatori del genere, proponendo una manciata di brani completamente revivalistici.
“Based On Evil” è inoltre un concept sul declino e la rovina del genere umano, i cui testi affrontano temi classici del genere, come guerra, inquinamento, speculazioni economiche e ingiustizia sociale.
Complice anche la perfetta produzione di un certo Flemming Rasmussen, il sound dei Tantara ha una sorprendente affinità e verosimiglianza storica, basata sulle tonnellate di riff speed di Fredrik Bjerkø (anche al microfono) e Per Semb, sorprendenti patchwork di fraseggi tipici del periodo (Negligible Souls, Trapped In Bodies), e sul drumming impeccabile di Stian Sannerud, unico elemento del gruppo a interpretare il suo strumento con piglio moderno.
Nel complesso la miscela sonora dei norvegesi funziona a sufficienza, grazie a otto brani compatti e asciutti, strutturati privilegiando semplicità e immediatezza, ma soprattutto la buona riuscita di un impatto frontale senza sosta, che peccano soltanto di eccessiva omogeneità.
Come sempre accade in relazione a opere derivative e volutamente retrò, anche per “Based On Evil” non si può certamente gridare al miracolo (mancano i necessari presupposti di originalità e personalità artistica), ma solamente accontentarsi di una piacevole e ben orchestrata immersione in un passato che si conosce a menadito.
Voto recensore 6,5 |
Etichetta: Indie Recordings Anno: 2012 Tracklist: 1. Based On Evil Sito Web: www.facebook.com/TantaraThrash |