Astenersi intellettualismo.
Festeggiano i dieci anni d’attività i Barbarian con il loro quarto album “To No God I Shall Kneel”. Il gruppo italiano è specializzato nella scrittura di un tipo di metal tradizionalista e quasi estremo primitivo e rozzo per antonomasia. Chitarre taglienti in accordatura Mi standard, voce in mezzo growl distante nel mixaggio e batteria pestata, prodotta in maniera non eccezionale e suonata ancora peggio: in poche parole, il famoso Punk/Death Metal dei pionieri Celtic Frost, forse ancora meno tecnico e veloce e allo stesso tempo più primitivo. Dal loro debutto nel 2011, al loro proposta è diventata molto più accessibile, melodica e tecnica, tendendo piuttosto al power/classic metal di Iron Maiden e Manowar, osservabile specialmente nel loro secondo album “Faith Extinguisher”.
E allora via: “Obtuse Metal” mette subito le cose in chiaro: dopo un’introduzione con un campionamento di una chiesa che brucia, la traccia salta direttamente con le tipiche ritmiche d-beat in stile Motörhead, seguendo i tipici power-chord cromatici del gruppo e continui cambi di ritmo; “Birth and Death of Rish’Ah” segue a ruota con irresistibili groove in 8/4 negli snare e melodie trionfali che Joey DeMaio vorrebbe disperatamente aver scritto; “Sheep Shall Obey” è una delle poche canzoni ad avere un assolo (abbastanza semplice, per giunta); “The Beast Is Unleashed” è sicuramente la traccia più memorabile e melodica dell’album; la title track finale è un goffo e bizzarro esempio di hard rock in stile Venom che sembra invitare apposta a lasciarsi andare.
Oggi come oggi, i Barbarian rappresentano un esempio di come punk e metal classico possano sfociare nell’estremo senza bisogno di blast-beata 200 BPM, note in sedicesimi o distorsione estrema. È il caso di dirlo: a volte, anche essere grezzi e “barbarici” ha il suo fascino.
Etichetta: Hells Headbangers Records Anno: 2019 Tracklist: 01. Obtuse Metal 02. Birth and Death of Rish'Ah 03. Hope Annihilator 04. Sheep Shall Obey 05. The Beast Is Unleashed 06. The Old Worship of Pain 07. To No God I Shall Kneel |