Negli ultimi anni la band di Axel Rudi Pell ci ha abituato ad alterni risultato alternando buone release come “Game Of Sins” ad altre deludenti come “Into The Storm”. Grazie a questo nuovissimo “Knights Call” l’astro del chitarrista torna a brillare di luce propria grazie ad un pugno di canzoni di spessore che come di consueto non introducono alcuna variante ma si fanno apprezzare.
Formazione che funziona non si cambia ed infatti anche per questo nuovo album (come per il precedente) viene confermata una line-up vincente e di certo l’amalgama fra questi professionisti ha il suo peso nella riuscita dei pezzi del CD.
Dopo i primi ascolti si rimane folgorati innanzitutto dall’anthem hard rock “Long Live Rock” sorretto da una linea di basso (sempre in prima linea ed in solitaria) del veterano Volker Krawczak, impreziosita dalla voce semplicemente eccellente di Johnny Gioeli. Citiamo poi l’arrembante opener “The Wild And The Young”, ottima cavalcata non eccessivamente violenta (grazie alle tastiere di Ferdy Doernberg) che esalta sia le doti del singer che il drumming compatto di Bobby Rondinelli.
L’eredità Rainbow esplode in pieno nelle due ottime lunghe song “The Crusaders Of Doom” e “Tower Of Babylon”; il primo brano è caratterizzato da atmosfere epiche e quasi mistiche in cui le tastiere giocano un ruolo determinante mentre la seconda canzone citata propone sonorità che voglion ricreare un gusto mediorientale; ovviamente la chitarra di Pell regna sovrana. Altro pezzo da citare è il divertente “Wildest Dreams”, hard rock vivace di gusto anni ’70 con tanto di organo e groove che appassiona.
Non mancano alcuni pezzi più scialbi ed amorfi come lo strumentale “Truth And Lies” e la noiosa ballad “Beyond The Light” ma nel complesso Axel colpisce nel segno con una release che riporta anche a livello di artwork ed immaginario l’epic fantasy al centro delle tematiche proposte.
axel è sempre garanzia di qualità…comprate gente,, comprate