Autore: Tiziano Caverni

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Recensione: Heyoke

In bilico fra hard progressivo e metallo tecnico, i liguri Wounded Knee dedicano ‘Heyoke’ alle vicissitudini patite dai nativi americani e più in generale a chi ha combattuto per difendere la propria esistenza. Musica complessa nella quale confluiscono le esperienze sul pentagramma di almeno tre decadi: dagli anni...

Recensione: Il Rito

Equiseti è il progetto ‘pomp’ di Fabrizio Bonanno, chitarrista di lungo corso tra le fila dei prog-metallari Wounded Knee. Insieme a lui il basso di Federica Rubino e la voce di Simone Carabba, con vari ospiti ad occuparsi delle restanti parti strumentali. Come spesso accade nei lavori che...

Recensione: Subdivisions, A Tribute

Omaggiare i Rush che mezzo mondo ha avuto il piacere di incontrare l’anno scorso, più vivi e scalcianti che mai, durante il trionfale tour del trentennale è un’impresa ardua. La magia del trio canadese, la sua irripetibile miscela di talento compositivo, tecnico e lirico sono materia difficile da...

Recensione: Greenhouze

‘Greenhouze’ è il classico esempio di ciambella riuscita senza buco. Gli ingredienti strettamente tecnici sono presenti (professionalità del team che lo ha realizzato, idee chiare sull’obbiettivo, produzione pulita), però manca l’ispirazione, il guizzo che faccia la differenza con il ‘prodotto industriale di serie’. Il modello ideale a cui...

Recensione: Soul Mover

Jeff Beck una volta ha dichiarato che è pericoloso scrivere i pezzi provandoli subito con musicisti molto bravi, dato che in mano loro tutto rischia di sembrare buono, anche le intuizioni meno valide. Con Glenn Hughes, l’ascoltatore rischia di trovarsi in una posizione ‘critica’ piuttosto simile: il talento...

Recensione: Inheritance

Dal punto di vista del rocker duro e puro, il primo impatto con un CD come ‘Inheritance’ di Adrian Legg può essere traumatico: acustico senza compromessi (se non con qualche tappeto di synth), per essere apprezzato richiede pazienza e voglia di rilassarsi. Solo in questo modo le (tante)...

Recensione: Endless Road

L’infinita strada musicale di Tommy Emmanuel, giunta alla seconda tappa sotto l’effige della Favored Nations Acoustic di Steve Vai, porta ancora una volta l’incredibile strumentista australiano all’attenzione di chi ama la bellezza espressa attraverso sei corde ed una cassa armonica. Fingerpicker virtuoso a livelli stellari, Emmanuel si distingue...

Recensione: Stage Left

‘Stage Left’ rappresenta bene quello che è sensato aspettarsi da un (signor) musicista quasi sessantenne che sbarca da decenni il lunario sunando in un ‘gruppetto’ chiamato Jethro Tull. In pratica, classe, buon gusto in dosi sovrabbondanti e voglia di svariare tra tutti gli amori musicali di una vita...

Recensione: Johnny Hiland

Il ragazzo prodigio del Maine Johnny Hiland esordisce a proprio nome sotto l’ala protettrice di Steve Vai e con il supporto della sezione ritmica dei Mr.Big (Billy Sheehan e Pat Torpey). Aggiungiamo a tutto questo la produzione del veterano Peter Collins e gli ingredienti per un debutto di...