Author: Leonardo Cammi

Bibliotecario appassionato a tutto il metal (e molto altro) con particolare attenzione per l’epic, il classic, il power, il folk, l’hard rock, l’AOR il black sinfonico e tutto il christian metal. Formato come storico medievalista adora la saggistica storica, i classici e la letteratura fantasy. In Metallus dal 2001.

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Bibliotecario appassionato a tutto il metal (e molto altro) con particolare attenzione per l’epic, il classic, il power, il folk, l’hard rock, l’AOR il black sinfonico e tutto il christian metal. Formato come storico medievalista adora la saggistica storica, i classici e la letteratura fantasy. In Metallus dal 2001.

Sangreal – Recensione: Sangreal

Grazie a “Sangreal” si presenta una nuova stella nel firmamento dell’epic metal più ricercato ed elegante; parliamo dei Sangreal, supergruppo formato da Jahn Carlini (chitarra – Great Master), il cipriota Paris Lambrou (basso – ex Arrayan Path), il finlandese Matti Auerkallio (batteria- attivo in numerose band fra cui...

Korpiklaani – Recensione: Kulkija

I Korpiklaani realizzano con il decimo album “Kulkija” un lavoro completo e maturo che identifica perfettamente il livello compositivo raggiunto dal combo finlandese dopo quindici anni di attività frenetica (ma in realtà in forme e con nomi diversi la band esiste dal 1993) fra numerose uscite e tantissimi...

Stormwitch – Recensione: Tales Of Terror

Appena un anno dopo il debutto “Walpurgis Night” (crudo, primitivo ma molto efficace) gli Stormwitch tornano alla carica con “Tales Of Terror”, un album che si mantiene ancorato all’idea dei tedeschi di heavy metal melodico ma che rispetto all’esordio cura maggiormente gli arrangiamenti con soluzioni compositive a tratti...

Van Canto – Recensione: Trust In Rust

Dopo l’ottimo “Voices Of Fire” del 2016, concept album ad ambientazione fantasy (il top per questa proposta musicale) i Van Canto tornano sulla scena con un album più canonico (per quanto possa risultare canonica la loro proposta!) e quindi sotto certi aspetti meno accattivante. Già la copertina di...

Mad Max – Recensione: 35

Digerita una pausa un po’ più lunga del solito e soprattutto dopo aver abbandonato del tutto il sound meno immediato e astruso di release come “Welcome America” i Mad Max tornano ad un solidissimo hard rock roccioso, melodico e di grande impatto con “35” che prosegue e migliora...