Anti-Flag – Recensione: Lies They Tell Our Children

Tredicesima gita in studio per i Pittsburghiani Anti-Flag, vera e propria bandiera (perdonate il gioco di parole) del punk rock statunitense nuova scuola. Il quartetto inaugura il proprio 2023 con un lavoro atipico, che non convince a pieno. Dopo la sfuriata anti-Trump lanciata nel 2020, la band volta pagina artisticamente. “LIES THEY TELL OUR CHILDREN”, nonostante ciò, è comunque un disco sfacciatamente politico, consono al catalogo al quale appartiene. Il punto di svolta sta nell’impronta molto più moderna, pop se si vuole, data al progetto. La produzione affidata a Jon Lundin è brillante ed accesa, contemporanea, così come la scelta di presentare tutti i titoli in all caps. Anche se, nonostante il fatto che sia un’impaginazione ormai trita e ritrita, si addice al tono ‘urlato’ che gli Anti-Flag donano sempre alle tematiche trattate. Capitalismo, ecologismo, la lotta della middle class che troppo spesso subisce e lo fa in silenzio. Nulla è lasciato fuori dal discorso.

Il vero tallone d’Achille dell’album è la scrittura veramente insipida, figlia di una concezione troppo pop e poco punk. Nulla contro, molti dischi pop-punk si spingono più verso un estremo rispetto all’altro e lo fanno bene. Il problema qui è che tematiche e featuring graffianti collidono con una sezione strumentale che ha poco da dire. Non mancano comunque pezzi di alta fattura. Da qualche giorno sono in fissa con “LAUGH, CRY, SMILE, DIE”, “THE FIGHT OF OUR LIVES” e “VICTORY OR DEATH”: tracce che passano il messaggio inteso e che soprattutto il pop-punk preso di mira lo fanno davvero bene. Sfortunatamente, sono l’eccezione e non la regola. Nel complesso, una quantità nauseante di “uo oh oh” e un guitar work a dir poco anonimo pesano sul fattore originalità. Nota di merito comunque alla scelta dei featurings, che hanno fatto da calamita per me. Jesse Leach, Brian Baker, Tim Mcllrath e Stacy Dee nello stesso progetto sono una carta da non sottovalutare. Sfortunatamente l’esecuzione è un po’ sottotono, colpa anche di una produzione che penalizza le voci e le seppellisce un po’ nel mix. È difficile non accorgersi di Tim Mcllrath quando inizia a cantare, eppure in questo caso ho dovuto concentrarmi per riconoscerlo. Detto ciò, è indubbio che aggiungano sostanza ad un progetto perlopiù spento, e va lodato come roster. 

Justin Sane e compagnia riescono comunque a comporre un disco quantomeno professionale e con un lavoro meticoloso alle spalle. Resta uno dei meno memorabili nella loro carriera, ma “LIES THEY TELL OUR CHILDREN” è un piccolo estratto di lotta di classe made in USA. Cattivo nelle tematiche, preciso nell’esecuzione e pulito nei suoni. Resta un ascolto consigliato agli amanti del genere, che si scalda per un 2023 pieno!

Etichetta: Spinefarm Records

Anno: 2023

Tracklist: 01. SOLD EVERYTHING 02. MODERN META MEDICINE ft. Jesse Leach 03. LAUGH. CRY. SMILE. DIE. ft. Shane Told 04.THE FIGHT OF OUR LIVES ft. Tim McIlrath & Brian Baker 05. IMPERIALISM ft. Ashrita Kumar 06. VICTORY OR DEATH (WE GAVE 'EM HELL) ft. Campino 07. THE HAZARDOUS 08. SHALLOW GRAVES ft. Tré Burt 09. WORK & STRUGGLE 10. NVREVR ft. Stacey Dee 11. ONLY IN MY HEAD
Sito Web: http://www.anti-flag.com

Matteo Pastori

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Nerd ventiquattrenne appassionato di tutto ciò che è horror, bassista a tempo perso e cresciuto a pane e Metallica. La musica non ha mai avuto etichette per me, questo fa si che possa ancora sorprendermi di disco in disco.

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