Nuovo CD solista per il mai abbastanza osannato chitarrista del gioiello intitolato ‘Fifth Angel’. James Byrd ritorna con un album in cui la chitarra predomina senza inflazionare le composizioni, con tanto gusto neoclasssico mediato dal pomp rock, metal sinfonico e rock di classe. ‘Omen’ è un’opener che già tratteggia adeguatamente i propositi della band: aperture melodiche immense, coadiuvate da tastiere classicheggianti e solos neoclassici. Michael Faltters (dai Takara), dietro il microfono, interpreta egregiamente brani raffinati e caratterizzati da un tocco stilistico ai limiti del manierismo. Una produzione precisa e solare, che esalta chitarra e voce, permette la fruizione precisa e spontanea del platter. ‘Some Day’ (ottima song lenta, arricchita dalla chitarra acustica di James) è chiaramente dedicata al disastro dell’11 settembre ed in genere le melodie barocche risentono di questa atmosfera triste ed allo stesso tempo dolce. Gli inserti di pianoforte di Hutchinson (che si occupa anche di basso e batteria) sono sempre ben calibrati e godibilissimi. In generale possiamo affermare che le orchestrazioni e la magistrale interpretazione di un cantante eccelso come Michael sono i punti di forza di ‘Anthem’, così come, ovviamente, le parti di chitarra di Byrd, che tende a non soffocare mai gli altri artisti. Purtroppo va aggiunto che, al contrario, non si è lavorato correttamente, in fase di registrazione, sulla linea ritmica. Il basso è inesistente e il suono della batteria risulta a dir poco scadente. In ogni caso il CD potrà interessare tutti gli amanti del symphonic hard rock.