Anneke Van Giersbergen è una delle maggiori esponenti della sfera rock/metal di tutti i tempi e questo è ormai un dato di fatto, ma è altrettanto vero che la rossa di Sint Michielsgestel è una delle cantanti più apprezzate nel nostro Paese. Dopo la fortunatissima tappa dello scorso Ottobre in quel di Milano, ecco che l’artista olandese riparte per la seconda parte di questo tour europeo e torna nuovamente in Italia per due date uniche, la prima a Bologna e la seconda a Conegliano Veneto. Noi di Metallus.it non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di vedere nuovamente dal vivo questa magnifica cantante, questa volta accompagnata da un’artista di tutto rispetto: la giovanissima Anna Murphy. A voi il nostro ricco resoconto.
Testo di Arianna G.
Foto di Anna Minguzzi
Sono le 21.30 circa quando Anna Murphy prende possesso del palcoscenico dello ZR. Conosciuta soprattutto per essere la vocalist femminile degli Eluveitie, in pochi sanno che questa ragazza, nonostante i mille sideprojects di cui fa parte, ha da poco intrapreso una carriera solista e assistere quindi ad un suo show al di fuori della “sfera” madre fa sicuramente un certo effetto e coloro che hanno avuto modo di presenziare ad un qualsiasi concerto del combo svizzero sa quali siano le capacità della giovane artista. Scelta dalla stessa Anneke come unica supporter per questo nuovo tour Europeo, la cantante di Lucerna ne approfitta per presentare il suo disco, “Cellar Darling”, frutto di 24 mesi di intenso lavoro completamente prodotto dalla stessa musicista e finanziato dai fans grazie ad una efficiente e massiccia campagna su Internet. Nel corso dell’ora messa a propria disposizione, Anna presenterà quasi interamente l’album, di cui menzioniamo alcuni dei brani più coinvolgenti, come l’opener “Lovelornia”, “Harley Queen”, l’omonima “Cellar Darling” e “Soundwave”. Ad accompagnarla troviamo Nicolas Winter, Mischa Podstransky, Merlin Sutter e Rafael Salzmann, entrambi conosciuti per essere rispettivamente batterista e chitarrista degli Eluveitie, ingaggiati esclusivamente per questa occasione. Al contrario delle più svariate supposizioni fatte in sala, la proposta musicale non è affatto – come suggerito – il classico folk-metal che tutti si aspettavano, ma è basata più su un pop/rock che spesso strizza l’occhio anche a sonorità più alternative e sperimentali, che purtroppo faranno presa sul pubblico solo verso la parte conclusiva della performance, chiudendo un’esibizione abbastanza ammirevole. Apprezzabile anche il tentativo della cantante svizzera quando, a metà set, ringrazia il poco (ma buono) pubblico in un ottimo italiano, sfoderando sorrisi su sorrisi e sottolineando la propria, immensa felicità nell’aver intrapreso il suo primo tour in veste di artista indipendente.
Terminato il set offerto dall’artista svizzera, si passa al piatto forte della serata. Sono passate da poco le 22.30 quando la bella Anneke Van Giersbergen, più sorridente che mai, fa il proprio ingresso sul palco. Esattamente come accadeva in quel della Salumeria della Musica a Milano, la scaletta non si distacca affatto da ciò che avevamo sentito nella prima tranche del tour europeo della bella vocalist olandese: si parte subito con i primi due brani estratti dall’ultimo lavoro in studio, “Drive”, come l’energica “You will never change”, che vede già un pubblico bello caldo, seguita dalla titletrack per poi ripercorrere il passato della cantante grazie all’arcinota “Saturnine” dei suoi ex The Gathering, accompagnata da ogni singolo astante e che, come sempre, regala brividi che scorrono lungo la schiena. Si passa in seguito a “Everything’s Changing” di cui vengono presentati nuovamente “My Boy”, “1000 Miles Away From You” e “You Want To Be Free” per poi concedersi al momento più emozionante della serata: ecco infatti arrivare la parentesi dedicata alla parte acustica del set, composta da “Beautiful One”, “Circles” e “My Mother Said”, toccante e ricca di pathos, che coinvolge e abbraccia in quel mood romantico/malinconico persino la sottoscritta e che strappa qualche lacrima persino agli animi più sensibili. Non mancano come di consuetudine i brani che hanno segnato la carriera della rossa olandese, come “Even The Spirits Are Afraid”, “Strange Machines” e “Leaves”, acclamata all’unanimità dal pubblico presente in seguito alla proposta fatta dalla stessa Anneke che ha dato al pubblico la possibilità di scegliere il proprio brano preferendo quest’ultimo a Broken Glass. Nonostante la vocalist avesse accusato – come ha accennato lei stessa – nel tardo pomeriggio un lieve mal di gola, la performance non ne ha risentito minimamente e anzi, è stata più attiva ed entusiasmante che mai. L’unica nota dolente della serata è sicuramente l’assenza dell’artista presso l’area dedicata al merchandise, la quale ha preferito ritirarsi subito dopo la propria esibizione per poter recuperare le forze necessarie per affrontare un tour di questa portata, facendo dispiacere alcuni dei fans che hanno sperato fino all’ultimo di poter godere della sua presenza e della sua disponibilità nel firmare qualche cimelio o scattare qualche foto ricordo. Una cosa però è certa: ogni volta che il nostro paese accoglie la bella Anneke, la magia e l’emozione sono all’ordine del giorno.
Scaletta:
You Will Never Change
Drive
Saturnine (The Gathering Song)
My Boy
1000 Miles Away From You
She
Beautiful One (Agua De Annique song)
Circles (acoustic)
My Mother Said
Even The Spirits Are Afraid (The Gathering Song)
Mental Jungle
You Want To Be Free
Strange Machines (The Gathering Song)
Leaves (The Gathering song)
We Live On
The Best Is Yet To Come